In fuga per 10 km con 600 chili di fili di rame

arresto Un lungo inseguimento di oltre dieci chilometri prima di essere bloccati ed arrestati dai carabinieri della tenenza di Misterbianco che li avevano intercettati nella zona di commerciale del centro etneo.

Pasqualino Grasso di 31 anni, sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno a Catania e Luciano Di Stefano di 50 anni entrambi con precedenti alle spalle sono stati trovati in possesso di 600 kg. di fili di rame di provenienza illecita.

I militari avevano notato del fuoco nella stradina a ridosso dello svincolo che porta sulla tangenziale ed una volta individuata l'area notavano un forte odore acre che di solito si sprigiona quando viene bruciata della plastica. Percependo cosa stava accadendo, onde evitare che i due si disperdessero per le campagne, i carabinieri li hanno attesi nel sottopassaggio, segnalando l'alt all'auto.

I due arresati a bordo di un Suv hanno a quel punto compreso che erano in trappola hanno forzato il posto di blocco immettendosi prima sulla Ss 121 e poi sulla bretella di collegamento con la tangenziale in direzione Siracusa. A nulla sono valse le sirene che inseguivano ed i tentativi di speronamento per bloccarli, dal momento che i malviventi decidevano di continuare la fuga.

Solo dopo aver oltrepassato il bivio per S. Giorgio i fuggitivi hanno bloccato la loro corsa, facendo capire di fermarsi, ma appena la volante dei si fermava ed i militari stavano per scendere i due ingranavano la marcia nel tentativo di guadagnare del tempo prezioso per far perdere le tracce.

Stratagemma risultato inutile dal momento che la pattuglia aveva già dato l'allarme e nella zona erano convogliate ben cinque volanti del 112 ed una della polizia di Stato che individuavano il Suv sul viale Bummacaro a Librino dove i carabinieri sono riusciti a fermarli definitivamente.

All'interno dell'auto, con i sedili ribaltati le matasse di rame ed un forte odore di bruciato dovuto allo scioglimento della guaina protettiva. I due arrestati sono stati ieri giudicati con il rito direttissimo hanno patteggiato una pena richiesta dal Pm in un anno e quattro mesi per Di Stefano ed un anno e otto mesi per Grasso. I carabinieri adesso stanno svolgendo le indagini per capire la provenienza del materiale.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
19/09/2012

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