Franz Sacher e Assessora Vecchio

SEL MisterbiancoDireste mai che colui/colei che rifinisce la facciata della vostra casa sia la progettista o l’architetto o l’ingegnere che quella casa ha pensato e realizzato sin dalle fondamenta?

E se foste il pasticciere che ha inventato la Sachertorte lascereste che l’ultimo spalmatore di cioccolato si appropriasse della vostra ricetta spacciandola per sua?

Naturalmente il buon senso, prima che la verità storica, urlerebbe NO, esattamente No ad entrambe le domande retoriche formulate: nessuno presenterebbe l’imbianchino o il montatore degli infissi di casa propria come il progettista della propria dimora, né attribuirebbe la paternità del dolce trionfo di Franz Sacher ai nostri stimatissimi pasticceri locali per quanto bravi e vincitori di premi di qualità fossero!

Ebbene da molti anni, a questa parte, si assiste ad una vera e propria “mitologica” reinvenzione della “Sacher/Urban II” a Misterbianco e si continua a raccontare la storia che la progettazione, la definizione del business plan, la scrittura in italiano e in inglese, l’ideazione del cuore e delle fondamenta del progetto che nel 2001 la Commissione europea ha ritenuto meritevole del sostegno finanziario comunitario dell’ammontare di EURO 15,05 milioni, siano “interamente”  opera dell’attuale Ass. all’Ambiente, avv. Angela Vecchio, senza la quale, si va ripetendo sistematicamente dai palchi dei comizi come vulgata editio, non si sarebbe ottenuto il finanziamento … insomma non ci sarebbe la Sachertorte!

E non neghiamo che un po’ di cioccolato sulla superficie della torta l’abbia spalmato anche l’ass. Vecchio. Sicuramente ha il merito di aver presentato i progettisti all’amministrazione Di Guardo-ter che nel lontano 2000 non conosceva il dott. Sergio Campanella, esperto in progettazione europea, già coordinatore del progetto comunitario Urban I per la città di Siracusa. Mentre per potere partecipare al bando, fu necessario redigere dei progetti preliminari, di tipo ingegneristico-strutturale, ed a ciò provvidero gli ingg. R. De Benedectis e P. La Greca.

Il progetto fu approvato dalla Commissione europea ed il finanziamento  ha attivato EURO 10,04 milioni in investimenti dal settore pubblico, creando cosi un ammontare complessivo di EURO 25,09 milioni a favore della rigenerazione e ricostruzione delle zone suburbane nella parte nord ed ovest del Comune di Misterbianco.

Come riportato, l’avv. Angela Vecchio non è intervenuta minimamente né nell’ideazione e neanche nella redazione del progetto in questione, ma ha svolto una mirabile funzione di intermediaria per il reperimento degli esperti progettisti, coordinati dal dott. Campanella. Per essere più precisi, un suo intervento c‘è stato.

Non appena approvato il progetto, ha effettuato delle missioni a Bruxelles, insieme alla prof.ssa Josè Calabrò ( …che ha materialmente redatto le parti di armonizzazione del progetto in relazione alla conoscenza del territorio che l’ass.re Vecchio, provenendo da Randazzo, non conosce …) e senza gli esperti progettisti ha  provato ad ottenere delle variazioni a quanto già approvato ed autorizzato.

Si volevano, infatti, inserire delle attività dimostrative e di sensibilizzazione (festicciole popolari) per consentire all’Amministrazione ed al sindaco una visibilità immediatamente tangibile visto che ci si preparava alla campagna elettorale della primavera del 2002. Per verità di cronaca, occorre anche ricordare che il dott. A. Di Guardo, non potendosi ripresentare perché aveva già due mandati amministrativi, aveva candidato il suo vice sindaco. La successiva fase, quella della realizzazione del progetto, non poté essere portata avanti dal Sindaco “Massaro” (come egli stesso ama definirsi) perché purtroppo per lui, nelle elezioni, non ebbe la maggioranza dei consensi o meglio non li ebbe il suo vice sindaco oggi assessore all’urbanistica.

L’amministrazione entrante, in un primo momento cercò di estromettere dalla gestione del progetto il dott. Campanella, cercando esperti fuori dalla Sicilia. Le ricerche si conclusero nel momento in cui ci si rese conto che da Roma in giù non esistono figure professionali di così alto profilo. L’iter realizzativo gestito dallo staff di Campanella si è concluso nel 2008. È opportuno puntualizzare che lo Stabilimento Monaco non è stato realizzato con i fondi Urban perché il PRG, redatto dall’amministrazione Di Guardo, non aveva previsto il vincolo necessario all’esproprio. Al posto della riqualificazione del vecchio opificio è stato realizzato il laboratorio di città, oggi Nelson Mandela.

Siamo anche curiosi di capire perché il centro di compostaggio realizzato ed attrezzato attraverso i fondi europei ad oggi non è ancora operativo.

Quelli che riportiamo sono fatti oggettivi ed alla luce di questi chiediamo al sindaco Di Guardo-quater di non “incensare” la sua ass.ra A. Vecchio perché, sarà sicuramente una brava avvocata, ma ad oggi, per l’operato nel nostro paese, deve dimostrare di essere una capace amministratrice. E per questo veniamo ai fatti più recenti.

 Ancora nell’estate del 2012 si avvia la nuova governance dell’Amministrazione Di Guardo.  Nell’agosto dello stesso anno documenti riguardanti il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile  ed il resoconto delle attività condotte in ambito comunitario all’interno del cosiddetto progetto cRRescendo “Implementazione di strategie combinate di energia razionale e rinnovabile nelle città, per  abitazioni esistenti e nuove  e un’ottimale qualità della vita”, vengono trasferiti, dai tecnici progettisti tra cui il dott. S. Campanella, all’Assessora Angela Vecchio. Viene proposto, inoltre, un disciplinare d’incarico, a titolo assolutamente gratuito, che avrebbe consentito all’Ente di dotarsi in tempi brevi di un idoneo PAES ed avviare la fase successiva di implementazione anche attraverso i fondi europei.  Come accade ad una delle tre scimmiette della nota storiella tutto quello che entra da un orecchio esce dall’altro: chissà per quale motivo! Si cancella con cotanta imperizia un lavoro già realizzato non avendo neanche l’accortezza di trasferirlo ad altri: tanto lo sperpero di denaro pubblico a danno di chi viene fatto? Insomma il progetto e la collaborazione restano chiusi nei cassetti del Comune per ben 2 anni.

Si aspetta infatti la primavera del 2014 per la proposizione di un bando per la manifestazione di interesse a partecipare alla procedura per l’affidamento della redazione del PAES (importo a base dei servizi di € 32.000,00). A seguito dell’espletamento di questa procedura, che ha un iter confuso e “complicato”, risultano assegnatari due professionisti che offrono un ribasso di circa il 98% (!! Generosi??).  Può anche risultare quantomeno curioso che i “vincitori” del servizio sono, a vario titolo, collegati alle imprese che hanno realizzato gli impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici comunali e che da questa operazione (maldestra da parte dell’Amministrazione) stanno ottenendo importanti ricavi economici (si veda articolo del 03.04.2014 Energie rinnovabili e P.A.E.S. a Misterbianco - misterbianco.com). Con questo servizio, a prima vista  “suicida” da parte dei due professionisti, essi hanno anche gettato le basi per ottenere benefici nei successivi passaggi per la realizzazione degli interventi necessari all’attuazione del piano. Ad oggi la comunità non è a conoscenza del contenuto di tale documento, ma ancora più grave è il mancato coinvolgimento dei cittadini nella predisposizione di questo importante documento programmatico. Le linee guida predisposte dalla JRC (Joint Research Centre - servizio scientifico interno della Commissione Europea) parlano chiaramente di un impegno ad interessare cittadini ed i portatori di interessi. Si apprende anche di un progetto da 5.000.000,00 di euro (presentato dalla Vecchio a chi? e per quale misura di finanziamento?), per la sostituzione degli apparecchi dell’illuminazione pubblica con quelli a tipologia a led. Il progetto intanto è costato circa 16.000 € per la predisposizione tecnica mentre sui benefici economici per la comunità e sugli auspicabili canali di finanziamento nulla si dice. Si continui a procedere con questo metodo: senza un filo conduttore e a “macchia di leopardo” questo sì che si chiama management efficiente, efficace ed economico!

Per ultimo, ma non meno importante, vorremmo illuminare un altro tema che fa parte delle deleghe assegnate all’assessora ossia la gestione dei rifiuti e il relativo Piano ARO. Il piano economico, senza entrare nei particolari, prevede un risparmio di 1.500.000,00 € rispetto alla spesa attuale di circa 8.000.000,00 €. Questa previsione è fin troppo ottimistica poiché prevede il raggiungimento di una raccolta differenziata al 65%, il funzionamento di due centri di compostaggio ed infine il computo dei costi di conferimento in discarica che fanno riferimento ancora alla discarica di Valanghe d’Inverno per un’amministrazione che si palesa come paladina nella lotta per la chiusura del sito.

Non pare proprio che la filosofia promossa da questo piano, ancora tutto da approvare da parte del Consiglio Comunale, possa essere lontanamente associata all’auspicabile  “Strategia rifiuti zero” che passa attraverso una seria sensibilizzazione dei cittadini ed una premialità dei comportamenti virtuosi che in questo piano sono totalmente assenti, mancando una vera indicazione “pro” tariffa puntuale che unica può indurre il raggiungimento dei traguardi indicati dalle direttive europee.

Quando si sbandierano ai quattro venti i risultati attuali ottenuti con la differenziata (55%!) si fa un pessimo servizio alla comunità perché questo dato si riferisce alla raccolta in sito mentre si devono riportare i dati forniti dai centri di raccolta del prodotto differenziato. Infatti può accadere che i rifiuti, anche se separati, risultano “sporchi” ossia la differenziata non viene fatta in maniera corretta ed il prodotto non può essere riciclato e viene portato (sigh!) in discarica. Si vanificano, in questo modo, i “sacrifici” dei cittadini ed i costi sostenuti per la gestione della raccolta “porta a porta”.

Questo dal punto di vista del merito della questione ma ancora più grave è il punto di vista politico quale la “disattenzione” di avere portato il piano alla firma del dirigente del dipartimento alla Regione Sicilia senza la necessaria approvazione da parte del Consiglio Comunale. Il risultato è che da settembre  scorso è trascorso quasi un anno, altro tempo passerà prima dell’approvazione e nelle more di tale approvazione si prosegue ad assegnare il servizio sempre alla stessa ditta,  con contratti trimestrali, senza avviare la necessaria gara d’appalto, a maggior ragione oggi che quella ditta, la E.F. Srl, provvista di ampia “inderdittiva prefettizia”, in quanto sospetta in base ad indizi per i quali non è illogico ritenere sia legata e/o collusa con ambienti mafiosi, sia per ciò stesso esclusa della “white list” dei fornitori cui si può accedere negli appalti pubblici e nonostante che ormai da mesi il Comune ne sia a conoscenza, e che lo scorso 10/07 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, sezione distaccata di Catania, ha respinto l'istanza della società E.F. servizi ecologici s.r.l di sospensione cautelare dell’interdittiva in parola.

Insomma non ci pare che la nostra ass.ra all’Ambiente abbia inventato la “Sacher/Urban II”… e, ancora, non ci pare che abbia dimostrato le sue capacità di amministratrice del territorio. Ci pare che sia più propriamente l’ottima avv.ta del Sindaco e delle sue molte beghe, pagata con i soldi dei contribuenti come delegata all’ambiente di cui non è sicuramente un’esperta (… a proposito dica se il depuratore funziona o no?) invece che come libera professionista per i suoi pregevoli pareri.

Certo se il Massaro la pagasse di tasca sua…

SEL Misterbianco

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