Festival della Complessità Misterbianco dal 21 maggio al 5 giugno

Festival complessitàLo sappiamo tutti che oggi – più che mai – occorre poter comprendere la complessità che ci circonda, senza smarrirsi o cadere nelle semplificazioni o frammentazioni.

E, a Misterbianco, si è avviata, così, una rete per educare alla Complessità; sembra essere un obiettivo complicatissimo, ma può non esserlo, se si propongono, già ai piccoli, percorsi sulla molteplicità di Sé e del mondo, attivando relazioni e forme di conoscenza, per non contentarsi di sancire giudizi perentori al primo sguardo o al primo ascolto.

L’Educazione alla Complessità è insieme Educazione alla Pace, Educazione alla Gestione non Violenta dei Conflitti, Educazione alla Percezione, realizzazione di esperienze per conoscere e attivare la molteplicità dentro di Sé; è sguardo, insieme intimo e largo sul passato, sulla storia. Questo è l’approccio alla Complessità, al pensiero sistemic, ma è anche tanto altro: rapporto tra umanità e scienza, salute, rapporto tra cause ed effetti.

Di tutto questo parleremo lunedì 21 maggio, alle 18.00, allo Stabilimento Monaco, all’apertura misterbianchese del Festival della Complessità, che si snoderà fino al 5 giugno. Misterbianco, infatti, è diventato partner dell’interessante Festival della Complessità nazionale, che è alla sua nona edizione, e che, tra maggio e luglio, si svolge in 40 città italiane.

Ho lanciato questo progetto, esattamente un anno fa, a Misterbianco, al Cerchio delle donne, insieme a Domenica Caruso, psicoterapeuta; Rosa Maria Di Natale, giornalista; Giustina Cacciola, docente di secondaria di 1° grado all’I.C. Padre Pio; Dina Palmeri, insegnante di scuola primaria all’I.C. Leonardo Da Vinci.

Gli istituti Comprensivi di Misterbianco, sono stati i veri protagonisti del progetto, con iniziative bellissime e con un grande impegno di dirigenti e docenti: Leonardo Da Vinci (Istituto capofila) con la dirigente Caterina Lo Faro; Padre Pio, diretta da Patrizia Guzzardi; Leonardo Sciascia, da Sabina Maccarone; Don Milani, da Andrea Saija; Pitagora, da Giuseppina Licciardello.

Si è anche creata una sinergia con associazioni, come la Fratres, cooperative, come la Marianella Garcia e una rete di figure istituzionali, tra cui spicca l’impegno di Vittoria Consoli, delegata alle associazioni; di Fina Abbadessa, delegata alla cultura; di Anna Pestoni, presidente del Consiglio Comunale,di Katia Caruso, delegata alle Pari Opportunità.
Il Comune ha patrocinato il Festival.

Programma

  • Dibattito, il 21 maggio, allo Stabilimento Monaco, alle ore 18.00, su “Complessità, Educazione Salute”; intervengono: Giuseppe Gembillo, filosofo della complessità, ordinario di Storia della Filosofia, all’Università di Messina; Carmelo Florio, psichiatra e direttore del Dipartimento Salute Mentale Catania Sud; Domenica Caruso, psicoterapeuta, specializzata in Psicologia Funzionale; Rosa Maria Di Natale, giornalista che collabora con La Repubblica di Palermo.
  • Ancora a partire dal 21 maggio, fino a 3 giugno, allo Stabilimento Monaco, la mostra: “Il dentro, il fuori” organizzata dal Dipartimento Salute Mentale, Catania sud.
    La Mostra è una sorta di Progetto/“viaggio”: l'obiettivo è di comunicare che ci può essere un modo diverso di comprendere "la follia": in questo senso i disegni dell'artista Totò Calí e dei degenti della Psichiatria del Vittorio Emanuele. Successivamente i ragazzi dell'I.C. Campanella Sturzo, a Librino, hanno integrato la mostra con i loro disegni e allargato il tema a quello più generale della salute.
    Nell’Aprile 2016, il tema della preclusione/inclusione è stato un’opportunità per dare spazio e forma ai disegni degli ospiti dell’I.P.M. (Istituto Penale per Minorenni di Catania) che hanno collaborato. L’occasione del Festival della Complessità a Misterbianco coincide con l’avvio dello Sportello della Salute Mentale.
  • Ancora a partire dal 21 al 23 maggio, allo Stabilimento Monaco, “Fotografo per conoscere”, organizzata dalla Marianella Garcia.
    Il percorso fotografico “CLICKANDO” (fotografo per conoscere), condotto dalla Dott.ssa Chiara Scattina (psicoterapeuta) è stato rivolto a 13 ragazzi (13-15 enni) frequentanti il “Centro di Aggregazione Giovanile” di Misterbianco. Si è voluto offrire a questi ragazzi uno strumento molto potente da un punto di vista espressivo e sociale, quale è la macchina fotografica, per raccontare se stessi e il mondo attorno a loro.
  • 23 e 24 maggio, all’Auditorium Mandela, alle ore 9.00, il film “Balon”, di Pasquale Scimeca, girato in un villaggio della Sierra Leone, rivolto alle scuole. I proventi saranno destinati alla costruzione di una scuola nel villaggio, il restauro del pozzo, un presidio medico e un campo di calcio. L’iniziativa è organizzata dalla dott.ssa Fina Abbadessa, delegata alla Cultura e dalla prof.ssa Vittoria Consoli, delegata alle associazioni. Il 23 sarà presente l’autore.
  • 27 maggio, ore 9,00, lungo la Via Giordano Bruno e nel Teatro Comunale “Raccontiamo noi la complessità”. L’iniziativa, presenta i lavori realizzati dall’I.C. Leonardo Da Vinci (scuola capofila) e Pitagora e si colloca all’interno della Festa del dono, organizzata dalla Fratres.
    Serpentoni di cartellonistica, realizzati dagli alunni, sono posti lungo la via G. Bruno a partire da P.zza Chiesa Madre. All’interno del Teatro Comunale si proietteranno: il trailer nazionale del Festival della Complessità e video.

    I. C. Leonardo da Vinci – scuola capofila.
    Per educare a una consapevolezza dei vari aspetti di Sé, nella scuola dell’Infanzia si è lavorato sulla percezione delle Emozioni. Punto di partenza il film “Inside out”, seguito da giochi, esperienze corporee, narrazioni. Ne nascono un filmato e cartelloni esplicativi.
    Ancora sulle emozioni, gli alunni delle classi terze di scuola Primaria, su sollecitazioni riguardanti Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura, Disgusto, hanno colto come le emozioni determinino i rapporti con gli altri.
    E’ stata anche proposta l’osservazione di alcune immagini ambivalenti Gestalt e dalle difficoltà iniziali a far coincidere le vedute, si è poi delineata, nel complesso, la comprensione che non ci si deve contentare del primo sguardo.
    Gli alunni di quinta classe di scuola primaria e quelli della scuola secondaria di primo grado hanno lavorato su “Visioni di Genere”, affrontando il concetto di stereotipo , in particolare gli “stereotipi di genere”, che costituiscono gabbie, culturalmente costruite, entro le quali lo sviluppo dei singoli viene forzato a plasmarsi in base alle aspettative sociali, che mirano a ricondurre la varietà delle differenze individuali in due macrocategorie polarizzate: quella maschile e quella femminile. Il progetto ha inizialmente affrontato le problematiche con il linguaggio cinematografico (visione dei film “Il Diritto di Contare”, “Brave”, “Malala”, “Billy Elliot”); successivamente sono stati prodotti dei cartelloni.
    C Pitagora.
    le scuole medie hanno realizzato dei disegni in formato cartellone sulla complessità del nostro territorio. La scuola primaria espone cartelloni sulle emozioni e una selezione dei lavori realizzati nel progetto "gessetti", ispirato all'arte dei madonnari. Sarà proiettato un video sulle varie attività inclusive per i bambini diversamente abili (psicomotricita', robotino, pet therapy e attività sportive) che hanno coinvolto i tre ordini di scuola.

  • 28 maggio, ore 9.00, Auditorium dell’I.C. Padre Pio, ingresso via Ferrara
    “Raccontiamo noi la complessità”
    : spettacolo organizzato dagli Istituti comprensivi: Padre Pio di Pietrelcina, Don Milani, L. Sciascia.

    Con un concerto, balli, cori, narrazioni, l’evento affronterà il tema della Complessità attraverso i linguaggi dei ragazzi; si guarderà alla complessità e all’armonia della musica, alla complessità del Sé, alla complessità della Storia, alla complessità della tecnologia. Cartellonistica accompagnerà dall’ingresso all’Auditorium.
    Le scuole delle frazioni hanno aderito con grande entusiasmo all’iniziativa che in modo trasversale ha interessato diversi ordini di scuola e diverse tematiche.
    Aprirà la manifestazione l’orchestra dell’ICS Don Lorenzo Milani composta da 40 strumentisti e da 60 coristi.
    Seguiranno le presentazioni delle diverse tematiche da parte degli studenti dell’ICS Padre Pio da Pietrelcina e dell’Ics Leonardo Sciascia.
    La complessità dell’Io sarà messa in scena attraverso canti e balli che si alterneranno a video e a testimonianze di genitori. La complessità nella storia, vedrà la presentazione di un e-book, Intimità con la Storia, realizzato da studenti di secondaria di primo grado della Padre Pio; per la complessità nella tecnologia, laboratori di robotica dello stesso istituto.
    Partecipa anche la coop. Marianella Garcia con il laboratorio di danza “Danziamo sul futuro”, realizzato in collaborazione con il “Punto Luce” di Catania, servizio educativo finanziato da “Save the Children” Italia e realizzato con il CSI di Catania.
  • 5 giugno, ore 9.00, Auditorium Nelson Mandela, via Barone.
    Incontro con Dacia Maraini, organizzato dall’I. C. Leonardo Da Vinci

    L’incontro con Dacia Maraini è organizzato e coordinato dalla dott.ssa Caterina Lo Faro, Dirigente dell’I.C. Leonardo da Vinci. Sul palco del Mandela si alterneranno dibattiti, riflessioni, spettacoli realizzati dagli alunni.
    Dacia Maraini non ha bisogno di presentazione: è la grande scrittrice apprezzata sia in Italia che all'estero, per le sue opere, nelle quali affronta, in particolare, temi sociali legati all’infanzia e alla vita delle donne.
    Nell’incontro misterbianchese, il riferimento più diretto è a un suo libro per l’infanzia:
    “Telemaco e Blob. Storia di un'amicizia randagia”. Libro, con forti messaggi sociali.
    "Conoscevo un cane di gran razza che era amico di un cane randagio. Si chiamava Telemaco ed era un setter irlandese dal pelo ramato e la lunga falcata elegante. Era un cane molto schizzinoso. Per quanto riguardava le amicizie però era bizzarro: preferiva i bastardi ai cani di lignaggio come lui." Comincia così il racconto di Dacia Maraini.

Qui si chiude il 1° Festival della Complessità a Misterbianco, 2018. locandine

Josè Calabrò

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