Era ottobre, or volge l'anno...

Sosta Chiesa Madre - MisterbiancoCi risiamo: L'anno scorso giorno più giorno meno abbiamo parlato del problema parcheggio dei consiglieri comunali dinnanzi al sagrato della chiesa madre. Abbiamo detto che è stata la solerzia di un cittadino “G. Bonanno” a far si che fossero allontanate le vetture dei signori consiglieri grazie all'intervento addirittura dei carabinieri.

Ieri sera 08/10/2015 si è ripetuta la stessa storia dell'anno scorso: numerose automobili hanno sostato dinnanzi al sagrato compresa la vettura della polizia locale che ancora una volta non è intervenuta affinché fosse rispettato il divieto di sosta.

Sicuramente non si dà il buon esempio a tutti i cittadini che volessero rispettare la legge con questi atteggiamenti di prepotenza e strafottenza da parte sia delle istituzioni che dei tutori dell'ordine.

Se dinnanzi al sagrato è possibile posteggiare lo si dica apertamente in modo che tutti ne possono fruire. Molti si giustificano dicendo che la sosta è vietata sulla P.zza Giovanni XXIII... ma questa piazza esiste o non esiste? Dico questo perché c'è una gran confusione a proposito del luogo in questione; infatti i numeri degli stabili che insistono su quel luogo da come sono esposti appartengono alla via G.Bruno. Ma allora ripeto: la piazza intitolata al Papa quale è? Si faccia chiarezza una volta per tutte da parte delle istituzioni.

Mi preme a questo punto esprimere un mio pensiero riguardo l'atteggiamento della polizia locale: ho visto più volte che quando passano con le loro vetture lungo le vie o nelle piazze e notano autovetture o in doppia fila oppure in sosta vietata si limitano a fischiare o attendere che arrivino i proprietari indisciplinati per spostare le vetture. Non è cosi che ci si comporta! Se esiste una infrazione si deve multare l'indisciplinato e non far finta di nulla. Solo in questo modo si può “educare” chi non ha rispetto per la convivenza civile. Se io stesso dovessi sbagliare... mi si sanzioni. La legge si deve rispettare e con le multe fatte in modo giusto si potrebbero evitare anche i famosi “paletti”.

Enzo Messina

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Commenti

Avverto nel tuo pensiero lo

Avverto nel tuo pensiero lo sconforto che ti fa additare atti di indisciplina ormai consolidati nel costume di nostri concittadini. In particolare tu fai riferimento al sagrato di Chiesa Madre, dove il parcheggio abusivo è ormai tollerato e di cui non posso sottovalutare le tue considerazioni, ma aggiungerei anche altri tipi di invasioni di tutta l’intera area del sagrato, sottratto ai fedeli per intrattenimenti pubblici o privati che non hanno nulla di sacro e senza che il parroco stranamente abbia mai sollevato obiezione.  Sarebbe stato opportuno che, prendendo riferimento dal Vangelo secondo Giovanni, egli inveisse con «..portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato..».  E appare assai curioso che debba essere proprio io miscredente a parlare di questo, ma mi disgusta quando sono costretto ad imbattermi in altrui incoerenze.

Persino la piccola area della centrale P.zza della Repubblica risulta permanentemente satura di auto in sosta, per non parlare delle soste selvagge lungo le vie principali.   E pensare che sul problema del traffico il nostro attuale Sindaco ne fece uno dei principali argomenti nella sua campagna elettorale antiNinella, imponendo poi sprechi di paletti antisosta lungo le vie cittadine invece di progettare condizioni di movimento e di ragionevoli soste in rapporto al flusso d’intenso traffico veicolare.

Ovviamente non ne faccio colpa ai vigili urbani, i quali si presume siano impegnati nel controllo edilizio del territorio o in atti d’ufficio.  Ma è possibile che chi coordina i servizi non sia nelle condizioni di assegnarne qualcuno che soprattutto nel centro storico fungesse almeno da deterrente per gli indisciplinati e nel contempo vigilare sulla sicurezza di corretta viabilità?.   

Condivido, dunque, le tue osservazioni, ma altre situazioni che esulano dai problemi di viabilità sono da attenzionare nel fatturato di questa Amministrazione, di cui nei mesi scorsi ne ho già segnalate alcune anche se rimaste nell’indifferenza, e di altre avremo motivo per scriverne presto.

Fraternamente

Enzo Arena

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