Dopo gli scavi, strade in abbandono

strade in abbandonoda lasicilia.it
Per intervenire sui sottoservizi che si trovano lungo le strade di Misterbianco non si chiedono le necessarie autorizzazioni al Comune. E' quanto emerge dall'interramento della condotta idrica in via S. Margherita, lunga oltre un chilometro, dove da mesi il margine della sede stradale è stato scavato senza nessuna autorizzazione e lasciato nel più completo abbandono da mesi.
Solo dopo la segnalazione partita dal nostro giornale, la ditta è intervenuta per asfaltare un tratto di appena trenta metri.

Ma i problemi non finiscono qui, poiché, contrariamente a quanto prevede la norma per il rilascio preventivo delle autorizzazioni, l'azienda che si fa carico dell'intervento dovrebbe riasfaltare metà della sede stradale interessata dello scavo e, invece, su quei trenta metri è intervenuta solo per una sezione di appena trenta centimetri.
Un danno che poi ricade sulle casse dell'ente, dal momento che, a seguito dei continui scassi operati sulle strade, il manto viene completamente deformato.

E' avvenuto recentemente in via Pilata, dove un'azienda ha effettuato uno scavo nella sede stradale, riasfaltando solo la parte interessata, con le conseguenze che il tappeto di asfalto di copertura, collocato senza le opportune attenzioni, si è avvallato, provocando un danno alla sede stradale su cui poi il Comune, su richiesta dei privati, dovrà intervenire a proprie spese.
In un momento in cui la liquidità degli enti territoriali è ridotta al lumicino per via dei tagli, è opportuno che il costo degli interventi manutentivi sia a carico di coloro che se ne sono fatti carico e non debba gravare sull'intera comunità.

Il problema non riguarda solo i danni scaturiti dalla mancata esecuzione a regola d'arte dell'intervento, ma anche quelli provocati da futuri incidenti stradali che possono verificarsi a causa della deformazione del manto stradale.
Un'accurata sorveglianza permetterebbe al Comune il risparmio di migliaia di euro di interventi nel corso dell'anno.

tags: