Discariche: Sopralluogo a Motta e interrogazione all'Europa di Ignazio Corrao

Ignazio Corrao«Ho appena chiesto alla Commissione Europea se è a conoscenza della grave vicenda delle due discariche presenti sul territorio tra i comuni di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco. Voglio capire se l’Esecutivo europeo ha contezza di cosa sta accadendo da queste parti. Bruxelles fornisca aggiornamenti su come proteggere la popolazione e il territorio colpiti da un vero e proprio scempio ambientale».

A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao, che ha predisposto un’interrogazione alla Commissione Europea sulla contaminazione delle discariche di Motta Sant’Anastasia. Proprio ieri (lunedì) mattina intanto l’europarlamentare - che aveva fatto in precedenza sopralluoghi anche da Misterbianco - è stato in visita a Motta, nell'ambito del suo tour “SiciliaIn390Tappe”. Accompagnato dalla consigliera comunale mottese Daniela Greco e da un gruppo di cittadini, il deputato europeo ha detto di aver «constatato ancora una volta lo scempio ambientale a pochi passi da una comunità che probabilmente è stata dimenticata dalla politica». Corrao aveva già fatto interventi in aula al Parlamento europeo sulla situazione delle discariche etnee.

«Le due discariche presenti sul territorio dei Comuni di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco - si legge nell'interrogazione di Corrao - preoccupano fortemente le comunità locali, sia per i continui miasmi che per il possibile impatto sulla salute. Nella relazione tecnica del 27 luglio 2018, l’Agenzia Arpa ha verificato che il sito è potenzialmente contaminato dal percolato con alte concentrazioni di nitriti, solfati, manganese e boro nettamente superiori al valore consentito per le acque sotterranee. Studi dell’Università di Catania sulla qualità dell’aria hanno anche rilevato concentrazioni di metano 10 volte superiori alla media. La discarica è al centro di indagini della magistratura sul presunto reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, che vedrebbero indagati l’ex presidente della Regione Siciliana Crocetta, funzionari regionali, i vertici dell’Oikos e i commissari prefettizi. A tal proposito - scrive ancora l’eurodeputato M5S nel suo atto parlamentare - chiedo alla Commissione Europea se è a conoscenza della grave vicenda e se, a parte le responsabilità penali e soggettive, essa intende proteggere territorio e salute dei cittadini. Incrociando una serie di dati, vogliamo capire se vi siano state delle violazioni delle direttive europee; nello specifico - sottolinea Corrao - se le autorità competenti hanno posto in essere quanto previsto dalla direttiva 2004/35/CE e se la discarica avrebbe dovuto conformarsi alle prescrizioni previste dall'articolo 22 della direttiva 2010/75/UE».

«Nonostante nella relazione Arpa dello scorso luglio il sito dove insiste la discarica di Tiritì venisse definito “potenzialmente contaminato” - sottolinea la consigliera comunale M5S Daniela Greco - sembra che la Regione stia provvedendo a dare seguito al normale progetto di chiusura piuttosto che alla necessaria bonifica. È poco chiaro come si stia effettivamente muovendo chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini».

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
27/11/2018

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