Discarica, l'ampliamento che divide

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L'ampliamento della discarica di contrada Tiritì è al centro del dibattito politico cittadino. A discuterne è stato il Consiglio comunale, riunitosi in seduta straordinaria e urgente per trattare una mozione presentata da 8 consiglieri di opposizione (primo firmatario il consigliere Giacomo Juculano), in cui gli stessi chiedevano l'approvazione di un ordine del giorno avente per oggetto la revoca del provvedimento di ampliamento della discarica, autorizzato dalla Regione.

«Sulla scorta degli ultimi eventi - spiega il presidente della civica assise, Anastasio Carrà - legati alla richiesta di organi della Provincia di un protocollo d'intesa con i sindaci di Motta S. Anastasia e Misterbianco, i consiglieri di opposizione, a mio avviso saggiamente, hanno deciso di ritirare il loro documento senza che fosse sottoposto a votazione». E a dimostrare il fatto che l'argomento fosse particolarmente sentito da tutte le componenti politiche, è giusto sottolineare che ben 19 consiglieri su 20 erano presenti in aula.

«Ho apprezzato -conclude Carrà- la collaborazione instauratasi e l'alto senso di responsabilità manifestato dai consiglieri dei vari schieramenti». La mozione dei consiglieri di opposizione ha fatto seguito a un altro documento presentato ancor prima da Puccio Bruno e Danilo Festa del Pd e approvato lo scorso 26 maggio. Nella mozione si invita il sindaco Angelo Giuffrida a richiedere l'istituzione di un tavolo tecnico con l'assessorato regionale Territorio e Ambiente, affinché l'argomento sia approfondito con i Comuni di Motta S. Anastasia e Misterbianco, con la Provincia e la Prefettura; invitando lo stesso primo cittadino a dar corso a un ulteriore tavolo tecnico con la ditta Oikos, «al fine di individuare un piano di riconversione e bonifica dell'impianto esistente, in aderenza a quanto previsto dalla Direttiva 98/2008/CE».

E sulla questione erano intervenuti con propri emendamenti, ad integrazione della mozione del Pd, pure i consiglieri Maria S. Schillaci, contraria all'ampliamento e Domenico Zuccarello e Mario Santagati, i quali auspicavano l'affidamento a un ente terzo, quale l'Università, di uno studio per rilevare impatto e rischi su ambiente e salute.

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