Discarica di Motta, il sindaco: "Pronti a sostenere i Comitati"

Discarica TiritìL'amministrazione comunale di Motta Sant'Anastasia prende ufficialmente la posizione di chi da anni dice "no" all'ampliamento della discarica: per la cronaca, il Comune vanterebbe dai gestori del sito un credito da 7 milioni. La risposta dei Comitati.

MOTTA SANT'ANASTASIA. Un pò a sorpresa, se vogliamo. L’amministrazione comunale di Motta Sant’Anastasia ha deciso di prendere una decisione netta e marcata sulla questione legata alla discarica di Contrada Tiritì. O, meglio, di dire la sua sull’ampliamento deciso a suo tempo dalla Regione. E lo fa attraverso il primo cittadino, Angelo Giuffrida, che questa mattina ha convocato i giornalisti per dire che “se i Comitati lo vorranno, l’amministrazione sarà pronta a ricorrere al Consiglio di Stato”. Il ricorso è quello relativo al pronunciamento del Tar Lazio che una manciata di settimana fa ha stabilito come “legittimo” l’allargamento della discarica di proprietà della Oikos.

Si tratta di un dietrofront rispetto alle posizioni passate? Secondo il sindaco, no: “Abbiamo già un ricorso pendente al Tar sul Piano regionale dei Rifiuti. Siamo convinti che il nostro territorio non possa essere deturpato”. Giuffrida aggiunge anche di avere incaricato un esperto in materia per rendere conto di quella che è la situazione attuale (si tratta del tedesco Peter Latz): “Il mese prossimo effettueremo un sopralluogo assieme ai nostri tecnici. Una discarica di 2 milioni e mezzo di metri quadri è un’assurdità per il nostro territorio; si tratta di difendere la nostra identità”.

E sulla faccenda, pesa anche una bella partita economica: dalle royalties, ovvero da quella sorta di risarcimento spettante al Comune di Motta per via dell’insediamento della discarica, il municipio attende ancora un bel gruzzoletto: “Si tratta di 7 milioni di euro”, conferma il sindaco Giuffrida che conclude: “Ribadisco che se Comitato e Codacons vorranno, porteremo avanti il ricorso al Consiglio di Stato ed al contempo proporremo ai deputati regionali di stabilire la linea di confine tra una discarica ed un Comune: nel nostro caso siamo ad un passo”.

La palla passa, adesso, ai Comitati per i quali non vi sarebbe alcuna preclusione nei confronti di nessuno: “Meglio tardi che mai - ha commentato uno dei portavoce storici del No alla discarica, Danilo Festa - ma benvenuto comunque, la lotta deve essere patrimonio di tutti e il processo alle intenzioni non va fatto”. E per il prossimo 10 gennaio, la stessa amministrazione avrebbe in programma un convegno sull’argomento principe da qualche anno a questa parte a Motta: la discarica di Contrada Tiritì.

Anthony Distefano
catania.livesicilia.it
27/12/2013

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