Di Guardo incoronato sindaco. Misterbianco premia il ribelle Pd

Nino Di Guardo Vince al primo turno l’ex sindaco Nino Di Guardo. Un plebiscito che lo ha riportato alla guida del Comune con oltre il 56 % dei consensi. L’ex “sindaco per passione”, esponente “ribelle” del Partito Democratico, ma deputato all’Assemblea Regionale Siciliana del Pd, in paese è stato sostenuto da sole liste civiche, ben cinque.

Per la corsa a sindaco, Di Guardo, non aveva voluto sottoporsi alle primarie e per questo, il partito, gli aveva preferito il giovane capogruppo in consiglio Massimo La Piana. Quest’ultimo si è fermato soltanto al 12,03%. Il maggiore avversario Nino Condorelli, che era riuscito a mettere d’accordo MpA e PdL, ha ottenuto il 31,05 % di preferenze. Una sconfitta pesante quella del centrodestra. Dopo 10 anni di amministrazione “autonomista”, con l’uscente Ninella Caruso, è probabile che alla disfatta abbia contribuito il voto disgiunto dei consiglieri della stessa coalizione e in particolare dell’MpA e di una delle liste civiche “Amo Misterbianco”, sponsorizzata dal deputato regionale Lino Leanza. In calo anche il consenso per gli azzurri del PdL. Altro dato rilevante la mancanza del cosiddetto voto di trascinamento, in virtù della nuova legge elettorale.

Il vantaggio di Di Guardo sugli avversari è stato evidente già dall’inizio dei primi scrutini, sia al centro storico che nei cinque quartieri di periferia. “Una vittoria attesa, per me non è una meraviglia – ha così commentato Di Guardo - io l’avevo sentita da molto tempo, c’era nell’aria e tra la gente la voglia di cambiamento e di rinascita. Da questo è nato il mio disappunto con il Pd perché la mia è una candidatura venuta dal basso, chiesta con il cuore dai cittadini che con il voto mi hanno premiato. Da anni la gente mi chiede di tornare e ho mantenuto la promessa di riprendere in mano il paese. E’ comunque una vittoria che mi carica di responsabilità perché non vorrei deludere i miei cittadini. C’è tanto da fare anzi, tutto da rifare: il verde pubblico, i parchi gioco, il carnevale, i servizi che sono stati tagliati”. Sicuro di vincere, sin dal primo pomeriggio, Di Guardo ha trasferito nella piazza principale del comune, il suo quartier generale. Tra la gente, tra i suoi sostenitori ha aspettato i primi risultati. Con una festa in piazza, il neosindaco Di Guardo, mentre lo sfoglio per i consiglieri comunali è continuato fino a notte inoltrata, ha salutato i cittadini. Spumante, un comizio in piazza Mazzini e fuochi d’artificio. Per l’avversario Nino Condorelli, “quella sostenuta è una battaglia che valeva la pena perdere”.

Francesca Aglieri Rinella
Giornale di Sicilia
8/05/2012

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