Di Guardo: "Crocetta e il Pd risolvano subito il problema rifiuti e chiudano la discarica"

Nino Di Guardo«Ancora annunci ufficiali di nuovi impianti e termovalorizzatori. Ma quanti anni ci vorranno? E dobbiamo aspettare in eterno che tutta la Sicilia raggiunga “per legge” il 65% di raccolta differenziata come a Misterbianco? E nel frattempo, qui si continua a morire di puzza e inquinamento? Occorrono serietà e impegno vero, e dal mio partito continuo ancora ad aspettarli». Così il vulcanico sindaco Nino Di Guardo alle ennesime notizie da fonte regionale sul versante rifiuti.

L’incontro al padiglione Sicilia della villa Bellini sulla questione ambiente e rifiuti per la Festa dell’Unità ha lasciato il segno ed inevitabili reazioni e strascichi anche a freddo. Venuto meno il confronto diretto previsto con l’assessora regionale Contrafatto – attesa ma assente alla villa Bellini all’ultimo momento per gravi motivi familiari - il dibattito registra momenti di aspra polemica anche all’interno dello stesso Pd, partito di governo inevitabilmente sotto accusa.

Mentre i Comitati No discarica, rifiutando ogni ”solidarietà verbale”, emettono un nuovo durissimo comunicato stampa in cui – rivendicando la propria “trasversalità” e credibilità - parlano tra l’altro di «funerale di una politica autoreferenziale che si autoassolve ed anzi impartisce lezioni», il primo cittadino di Misterbianco dopo il suo “caldo” intervento dal palco del Pd (partito da cui si era autosospeso per poi rientrarvi) tiene a ribadire le ragioni di una protesta e di una ricerca di soluzioni rimasta nei fatti finora senza riscontri. Ed è un “attacco” a tutto spiano sulla gestione regionale dei rifiuti e sulla mancata collaborazione determinante del Pd nella chiusura della discarica “ecomostro” di Valanghe d’inverno.

«Con una popolazione di 62mila abitanti – tra Misterbianco e Motta - ancora “condannata”, che dovremmo fare, dimetterci, legarci a un albero, che altro? Ho avvisato tutti i dirigenti regionali e locali del partito – dichiara Di Guardo -  e nessuno può dire di non sapere. Nè si può rassicurare tutti e prendere tempo, con annunci sempre diversi di giorno in giorno. Così non si può continuare, questa vicenda non può proseguire. Ogni “proroga” o dilazione alla discarica risulterebbe inaccettabile. Non posso più condividere un atteggiamento del mio partito che, nonostante le dichiarazioni ufficiali, si faccia ancora nei fatti “tutore” di discariche private e illegali e di una situazione inquinata tra l’altro da corruzione e malaffare. Facciano nuovi impianti e vasche lontani dall’abitato, portino i rifiuti in altre regioni o all’estero, ma dopo che l’Agenzia Arpa ha certificato scientificamente l’inquinamento e non solo la puzza, si risolva subito il problema. Meritiamo attenzione e rispetto. Il presidente Crocetta, che non ci incontra, venga qui a respirare la nostra aria e ascoltare la gente e spiegare cosa vuol fare. Se capisce e risolve il problema con decisioni serie e tempestive, bene, altrimenti abbandoni le chiacchere e ci faccia la cortesia di andarsene a casa. Qualora ci fossero altre malaugurate proroghe oltre novembre (quando scade l’ennesima proroga regionale alla megadiscarica contestata, ndr), assumerò tutte le mie responsabilità e decisioni che il caso richiede. Entro l’anno le discariche vanno entrambe chiuse e avviate alla bonifica».

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
06/09/2016

tags: