Costa d'Avorio: l'opinione di chi è 'dentro'...

Nicole Vincileoni è un'apprezzata africanista. Ha tra l'altro scritto una biografia dello scrittore ivoriano Bernard Dadié. Riceviamo e pubblichiamo la sua denuncia grazie all'interessamento dell'amico scrittore Enzo Barnabà.

.

 

Saluti da Nicole in Brasile da una settimana. Caro Barnabá,
ti prego mandare a Corriere della Sera queste righe, magari  amendandole:

Grazie mille al giornale che nella desinformazione totale
su la Costa d'Avorio  riesce a trasmettere le notizie piú attendibili.
Da una settimana che ho lasciato il paese nonostante tante brighe e mene non
si pensava che le cose sarebbero andate a parare in  questo modo.
Purtroppo il colonialismo non é morto e la bestia puzzolente sta ancora in
piedi.I politici francesi e qualche europeo, checchessiano le ragioni che
mettono avanti, pensano e agiscono purtroppo come se fossero i soli rappresentanti
della veritá e della giustizia. Peró veritá e giustizia non si affermano
con le armi e dando la morte a coloro che a mani nudi o con bastoni gridono
la loro sete di giustizia e di libertá. Oggi, spero che gli africanisti tutti
si uniscano per dire di no alle armi di guerra contro un piccolo paese che
deve scegliere da se il suo destino. Pensiamo a tutti i giovani in cerca di
lavoro e di speranza per domani, a tutte le famiglie straziate, a tanti
intellettuali umiliati, alle donne ivoriane tanto coraggiose e stupende, al
vecchio scrittore, saggio fra i piú saggi d'Africa e del mondo, Bernard
Dadie, che  ammoniva e  ammonisce ogni giorno perché l'occidente
sappia guardare l'Africa e il suo paese al di lá dei "cliches" .
Con tutto il cuore prego Iddio che tutti assieme ci uniamo per fare tacere il
linguaggio delle armi ; prego che la "buona coscienza"
occidentale sappia ascoltare i giovani, gli uomini e le donne di Costa
d'Avorio, tutti, e non qualcuno fra di loro, e dico il mio amore per
tutti loro. Sempre. Nicole Vincileoni.  Per contatti: Enzo
Barnabà <enbarn@tiscali.it>