Continua la generosa mobilitazione di Misterbianco

Servizio CivileMentre i dati epidemiologici “ufficiali” escluderebbero nuovi contagi a Misterbianco fino a martedì scorso, è cominciata la presentazione via mail al Comune delle domande di sostegno alimentare; sono previsti fino a 500 euro a famiglia secondo l’anagrafe. Già disponibile il contributo statale, si attende anche quello regionale.

In più, l’investimento comunale di 35 mila euro impegnato dalla Commissione straordinaria già prima dei fondi statali, in favore delle marginalità sociali. In difficoltà le parrocchie locali, per la chiusura delle chiese e la mancanza di offerte dei fedeli, in compenso ieri aveva quasi raggiunto i 10 mila euro la raccolta promossa con la piattaforma Gofundme e bonifici bancari.

Alla raccolta di fondi si aggiunge quella di generi alimentari e di prima necessità, pure con lo strumento della “spesa sospesa” lasciata in dono ad esercizi aderenti. Ed è confortante la crescente risposta di catene alimentari al coinvolgimento del Comune per l’utilizzo dei “buoni spesa”, anche con sconti spontanei; e la disponibilità del Banco Alimentare, che nel suo sforzo moltiplicato fornisce aiuti alle parrocchie convenzionate e cerca ulteriori volontari.

Tra le piccole “storie” personali di questi giorni drammatici, da segnalare la scelta di dieci giovani che prestano il servizio civile alla “Misericordia”, i quali anziché interrompere il proprio impegno a causa dell’epidemia - come loro concesso dal Ministero - hanno significativamente preferito continuare a prestare la loro generosa opera “a rischio” a fianco dei volontari per i più deboli, proprio nel momento di maggior bisogno collettivo per le varie attività quotidiane di soccorso sanitario e di raccolta e distribuzione alimentare e di generi di prima necessità. E poi il “messaggio” ottimista lanciato col sorriso su facebook da un popolarissimo e maturo “personaggio” misterbianchese, umile e gioviale, Turi Ferlito, passato dalle consuete “maschere” e i suoi vistosi e ingombranti costumi del Carnevale locale alla maschera e l’intera attrezzatura protettiva - anch’essa “vistosa” ma ben più importante per la collettività - durante il servizio parasanitario da lui rischiosamente svolto in ospedale agli infermi contro il terribile virus in atto.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
03/04/2020

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