CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, NON PASSA LA MOZIONE DELL'OPPOSIZIONE

COMUNICATO STAMPA del 29 ottobre 2010
Non passa la mozione presentata dall’opposizione di centrosinistra (Partito Democratico e lista civica “Movimento volontari”) sul servizio di trasporto urbano. Il consiglio comunale di Misterbianco, nella seduta straordinaria di ieri, ha bocciato il documento con 15 voti contrari, 8 favorevoli e due astenuti. Con la mozione si chiedeva la proroga del servizio per il 2011 e l’impegno, da parte dell’amministrazione comunale, di prevedere, nel bilancio 2011, risorse adeguate per mantenere il servizio.

A richiedere la convocazione di un consiglio straordinario, per discutere dell’annunciata soppressione del servizio di trasporto urbano, erano stati i consiglieri comunali Massimo La Piana, Santo Bonanno, Santo Mancuso, Antonio Marchese, Giuseppe Basile e Antonio Licciardello.

Nella serata di ieri, dopo la relazione fatta dal sindaco di Misterbianco Ninella Caruso, l’intervento dei consiglieri di maggioranza e opposizione e la replica del ragioniere capo Mario Coco, il consiglio ha respinto la mozione.

«Il Comune – ha spiegato in consiglio il sindaco Ninella Caruso – non è nelle condizioni di potere impegnare le somme per coprire il servizio di trasporto urbano anche nel 2011, così come per servizi altrettanto importanti. La mancanza di fondi non è di certo da ricondurre ad una politica inadeguata da parte di questa amministrazione che ha anzi investito in opere e infrastrutture utili allo sviluppo della comunità. E’ stata la manovra estiva varata dal Governo regionale che ha purtroppo penalizzato le finanze del comune prevedendo trasferimenti sempre più ridotti. L’amministrazione, così come ha fatto fino ad oggi, sta vagliando, con serietà, trasparenza e senza iniziative demagogiche, tutte le ipotesi possibili per rintracciare le somme necessarie all’interno del bilancio stesso. E’ chiaro che ad essere tagliati non saranno solo i servizi necessari come il trasporto urbano, l’asilo nido e lo scuolabus, ma soprattutto le iniziative culturali, turistiche e religiose. I tagli che l’amministrazione andrà a proporre saranno poi decisi dal consiglio comunale: per questo l’invito che rivolgo ai consiglieri è quello di una valutazione condivisa per il bene del paese».

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