Comunicato stampa Consulta Civica


Misterbianco vuole tornare a respirare
No alla discarica di contrada Tiritì

Ricade nel territorio del comune di Motta Sant’Anastasia ma è ad appena trecento metri da Misterbianco. La discarica di contrada “Tiritì” è una delle più grosse di tutta la Sicilia eppure è localizzata alle porte di un centro abitato. Mentre i siciliani vivono l’emergenza rifiuti legata alla fallimentare gestione degli Ato, Misterbianco deve fare i conti con l’ulteriore beffa di avere un enorme pattumiera perennemente sotto casa. Una bomba ecologica che rende impossibile la vita di quanti vivono e lavorano in questo comune. Ad ogni ora del giorno e della notte un fetore insopportabile ammorba l’aria in tutto il centro storico costringendo i misterbianchesi a tenere porte e finestre chiuse. Una situazione non più tollerabile che si è trasformata di fatto in emergenza ambientale. Forte è l’allarme per le possibili conseguenze sulla salute. In ogni caso si tratta di un disagio enorme che si è aggravato col passare degli anni, anche per l’aumento a dismisura delle dimensioni della discarica. Lo scorso anno la ditta “Oikos Spa” che gestisce l’impianto ha infatti ottenuto l’autorizzazione all’ampliamento con la possibilità di scaricare altri 2,5 milioni di metri cubi nei prossimi cinque anni.
Consulta civica “NO-DISCARICA”
Misterbianco 25 marzo 2010
I cittadini di Misterbianco sono perfettamente consapevoli che la gestione dei rifiuti è un problema complesso, ma è altrettanto vero che la discarica è attiva da più di trent’anni e non era certo il caso di concedere un ulteriore ampliamento. A questo punto è giunto il momento di dire basta senza “se” e senza “ma”. Occorre chiudere al più presto la discarica avviando una massiccia opera di bonifica dei siti dove negli anni sono state scaricate migliaia di tonnellate di rifiuti. E lì, dove oggi ci sono montagne di spazzatura, i cittadini hanno tutto il diritto di chiedere alla Regione la realizzazione di un grande parco urbano.

Forse per la prima volta tutta la comunità di Misterbianco, superando incomprensioni e steccati ideologici, si trova unita nel chiedere con forza l’avvio di un processo che possa portare nel più breve tempo possibile alla chiusura della discarica. Lo hanno detto pubblicamente il sindaco Ninella Caruso, il vice-sindaco Franco Galasso, il deputato regionale Nino Di Guardo, il consigliere provinciale del Pd Fina Abbadessa e il capogruppo del Pd Massimo La Piana che lo scorso 14 marzo hanno preso parte ad un incontro pubblico su questo tema. Il giorno dopo in Consiglio Comunale anche il coordinatore cittadino del Pdl Piero Pignataro si è pronunciato in tal senso. Da ciò è nata l’idea di dar vita ad una consulta civica presieduta dal sindaco e alla quale hanno aderito esponenti di tutte le forze politiche e una delegazione di cittadini. In pratica tutta Misterbianco scende in campo per sollecitare la chiusura definitiva della discarica. Nei prossimi giorni la consulta si insedierà ufficialmente, si darà una scaletta e una strategia di lavoro per giungere all’obiettivo prefissato. Da subito l’intenzione è di sollecitare l’intervento del Presidente della Regione, del Prefetto, dei nuclei di tutela ambientale delle forze dell’ordine, della Procura della Repubblica e di chiunque abbia titolo per intervenire. Non escludendo iniziative di protesta e di mobilitazione popolare per far sentire forte il disagio della gente di Misterbianco che rivendica il diritto di tornare a respirare.

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