Strada al parente del boss. Revocata l'intitolazione

Comune di MisterbiancoSoddisfatta la deputata all'Assemblea regionale Sicilia del M5S Jose Marano.
“Apprendo con soddisfazione la notizia della revoca dell’intitolazione di una strada di Misterbianco ad Antonio Pinieri, un signore deceduto nel 2016 senza aver dato nessun lustro alla nostra cittadina.

Un impiegato comunale che risultava inoltre essere imparentato con il boss mafioso Orazio Pino, di recente assassinato in un agguato a Chiavari”, lo afferma la deputata all'Assemblea regionale Sicilia del M5S Jose Marano commentando la decisione della commissione prefettizia insediatasi dopo lo scioglimento per mafia del comune del catanese. Marano e il deputato pentastellato Luciano Cantone, nello scorso mese di maggio, avevano denunciato la vicenda dell’intitolazione della ex via Currolo all'operaio misterbianchese con due diverse interrogazioni rivolte all’Ars e all'allora ministro degli Interni Matteo Salvini.

“Dalle motivazioni della revoca disposta dalla commissione prefettizia si evince in maniera chiara che l’allora sindaco Di Guardo operò una forzatura per intitolare la strada al signor Pinieri”, aggiunge il deputato Cantone. “Il ripristino della legalità a Misterbianco passa anche da azioni come queste. La commissione prefettizia sta dimostrando di lavorare con il piglio giusto e ci auguriamo che Misterbianco ritorni ad essere presto un luogo non condizionato da infiltrazioni mafiose e compromessi col malaffare. Solo seguendo questa strada i cittadini potranno presto esercitare di nuovo, al più presto il loro diritto di voto”, concludono Marano e Cantone.

catania.livesicilia.it
22/11/2019

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Commenti

Ritengo questa revoca una

Ritengo questa revoca una emerita castroneria. Ritengo che Nuccio Pinieri non aveva niente a che fare con la mafia nonostante parente di un boss: gli amici si scelgono, i parenti no. Non è così che si combatte la mafia. Da due deputati (una regionale e l'altro nazionale) mi aspettavo proposte politiche per combattere, in futuro, la possibilità di altre infiltrazioni mafiose.

Pinuccio Puglisi

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