A Catania l'impianto per l'umido "Comuni risparmieranno 3 mln"

ImpiantoVoto contrario solo del Comune di Motta Sant'Anastasia.
Un impianto di digestione anaerobica per lo smaltimento dei rifiuti umidi in zona Pantano D’Arci. Qui si trova l’area che il Comune, dopo l'approvazione in Giunta, ha concesso alla SRR – Società per la regolamentazione del servizio dei rifiuti – e dove dovrebbe sorgere il primo impianto per la lavorazione della frazione umida della spazzatura. Quella, per capire, che pesa di più sui costi di discarica. Una struttura da centomila tonnellate che, una volta realizzata, porterà a grandi risparmi, oltre che alla fine della gestione esclusivamente privata del settore. La firma della convenzione di giovedì scorso, che ha visto il voto contrario del solo Comune di Motta Sant’Anastasia, rappresenta infatti il primo passo: spetterà al commissario ad acta per la realizzazione dell’impianto, Sebastiano Conti Nibali, procedere con la realizzazione del progetto definitivo per poi mandarlo in gara.

“Grazie all’approvazione quasi all’unanimità dell’assemblea dei soci della SRR Città metropolitana di Catania, di cui sono vicepresidente - spiega il sindaco di Sant’Agata Li Battiati, Marco Rubino - finalmente si avrà a Catania un cambio di passo epocale per quel che riguarda gli impianti dove conferire l’umido che va a finire, oggi, nelle discariche private. Questa iniziativa dei Comuni della SRR porta alla realizzazione di un impianto anaerobico pubblico”.

Un tentativo per regolamentare il sistema dei rifiuti, “un’azione concreta - precisa il primo cittadino di Battiati - realizzata dai 28 sindaci, tra cui quello di Catania e della Città metropolitana, perché ci sia il controllo reale del pubblico affinché gli enti possano smarcarsi dai privati”. Un’esigenza esplosa l’estate scorsa, ricorda Rubino, con la chiusura di alcune piattaforme private nella settimana di Ferragosto, e l’impossibilità da parte dei Comuni di conferire la frazione umida. “Bisogna avere il controllo della trasformazione di umido in energia - sottolinea - spendendo meno. Inoltre, questo stimolerebbe i Comuni ad alzare la percentuale di raccolta differenziata di umido, che più si porterà nel nuovo impianto pubblico e, quindi, meno costerà. Si potrà inoltre produrre energia a servizio dei cittadini, nei momenti di picco ad esempio”.

L’area, anzi le aree, sono state individuate a Pantano D’Arci e, come rivela Rubino, è già stato fatto il computo metrico dei costi che dovrà sostenere ogni Comune per la ristrutturazione degli uffici. “Poi abbiamo due aree molto vaste - continua il sindaco - dove possiamo realizzare in una prima fase l’impianto anaerobico e, ci auguriamo, di poter realizzare un Tmb, trattamento meccanico biologico, che porti a un trattamento dei rifiuti successivo. “Un inizio fondamentale, che nasce dalla volontà di questo CdA, e che è legato ai fondi che il commissario ad acta ci ha detto di avere. Adesso la palla passa adesso alla Regione”.

Un impianto che porterà progressi nelle performance relative alla raccolta differenziata. “Ritengo che la SRR Catania area metropolitana sia bene in linea con le aspettative che le amministrazioni comunali hanno - spiega il direttore della SRR Carmelo Caruso. Credo che si vada verso due prospettive positive: la prima è incrementare la raccolta differenziata, nell’hinterland dove siamo a livelli consistenti, ma soprattutto a Catania, dove stiamo iniziando a lavorare per arrivare a quantità serie. E poi sul fronte economico: l'impianto porterà alla possibilità di un risparmio di circa tre milioni di euro l’anno per i 28 comuni".

Un risparmio che peserà molto sul Comune di Catania. “Su un risparmio di tre milioni di euro, il Comune di Catania avrà una fetta importante, dato che copre il 40 per cento di costo - spiega l'assessore all'Ambiente, Fabio Cantarella.. Sarebbe il primo impianto pubblico e porterà anche a invertire una rotta che per decenni ha dato la possibilità ai privati di fare un po’ quel che volevano. Iniziare a fare impianti pubblici significa poter noi stessi trarre profitti dalla differenziata - sottolinea.

L’assessore, responsabile degli enti locali per la Lega di Salvini, non nasconde lo stupore per il voto contrario del Comune di Motta Sant’Anastasia, amministrata dal collega di partito Anastasio Carrà. “Non me lo spiego - ammette. Mi spiace che abbiano perso questa occasione, Si sta rompendo con un passato pesante, in cui la gestione è stata lasciata interamente ai privati, c’è un commissario ad acta nominato proprio per questo e ci sono i finanziamenti, parliamo di 18 milioni di euro...”.

catania.livesicilia.it
22/02/2020

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