Bocciata dal Consiglio la proposta per la Tia 2009

Consiglio Comunaleda lasicilia.it
Ad un mese di distanza dall’approvazione, da
parte del consiglio comunale etneo, della
Tia per il 2010 riguardante la raccolta dei rifiuti
solidi urbani, lo stesso Consiglio martedì
sera ha bocciato la proposta di delibera per la
Tia per l’anno in corso.
Una bocciatura che riapre il problema della
tassazione nel Comune etneo in quanto
non sarà possibile inviare la fatturazione per
l’anno che sta per finire con i conseguenti
problemi finanziari che potranno sorgere
per l’ente comune.
La Simeto Ambiente, la società che gestisce
la raccolta per i 18 Comuni dell’Ato 3 aveva
chiesto l’approvazione della tariffa, senza la
quale la società avrebbe proceduto alla fatturazione
di importi uguali alla Tarsu in vigore
nel 2003 procedendo a chiedere la differenza
alle casse del Comune.

Una eventualità questa che metterebbe in
ginocchio e manderebbe in dissesto le già
precarie situazioni economiche del Comune
in virtù del rispetto del patto di stabilità, per
il quale i Comuni chiedono da mesi parametri
meno stringenti.
In realtà molti pensavano che con l’approvazione
del 2010 a fine 2009, non c’era
più la possibilità di approvare la Tia, approvazione
che invece la Simeto Ambiente ha
chiesto ai Comuni per evitare problemi di illegittimità.
Se non interverrà un commissario ad acta
ad approvare la tariffa per il 2009, si profila
il sorgere un debito fuori bilancio per la differenza
che la Simeto Ambiente chiederà al
Comune, sul quale si dovrà pronunziare
sempre il consiglio comunale, essendo i debiti
fuori bilancio di competenza dell’assemblea
cittadina.
A bocciare la delibera sono stati 19 consiglieri,
sia di maggioranza che d’opposizione,
su 22 presenti mentre dei restanti tre, due
hanno votato a favore e uno si è astenuto.
Con molta probabilità nei prossimi giorni
si conosceranno le determinazioni della Regione
e della Simeto Ambiente circa la bocciatura
della tariffa per il corrente anno, onde
permettere con il 2010 l’emissione delle
relative bollette onde evitare l’arresto del
servizio di raccolta sul territorio con le conseguenti
proteste dei lavoratori che non potranno
percepire lo stipendio.
In apertura di seduta il Pd ha richiesto,
per la discussione della delibera, la presenza
in aula del sindaco o dell’assessore all’Ecologia
che erano assenti.

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