I Comitati No Discarica sono composti trasversalmente da tante persone, cittadini/e comuni, attivisti politici, sindacalisti, ambientalisti, volontari dell’associazionismo laico e cattolico, tanti, e di diversa appartenenza partitica, gli esponenti delle istituzioni, consiglieri comunali, deputati, onorevoli all’ars, segretari di circoli, sezioni e portavoci di meet up.
E’ la forza dei Comitati No Discarica, la sua trasversalità e credibilità che nel tempo ha sempre mantenuto le azioni annunciate, e le prese di posizione politiche nell’unico interesse ed obiettivo finale che ci accomuna e seleziona tutti/e: bonifica della discarica di Cda Tiritì, chiusura dell’ecomostro di Valanghe d’Inverno.
Ieri , sebbene non invitati alla Festa dell’Unità, come ricordato nel precedente comunicato, avvisati dalla Digos di Catania della disponibilità dell’assra Contrafatto all’incontro di una delegazione No Discarica , a margine del dibattito all’interno della Festa, ci predisponiamo per un flash mob pacifico e non violento, semplicemente indossando le magliette con il logo “ No Discarica – ne abbiamo pieni i polmoni”.
Inutile riferire, come altri cittadini catanesi, dell’umiliazione di dover identificarsi, non solo esibendo i documenti, ma addirittura facendoli filmare dalla questura schierata all’entrata della Villa Bellini, come se fosse un bunker, ovviamente mostrando borse , passate al metal detector, manco fossimo al checkpoint Charlie, perché lo spettacolo più infimo non è neanche la militarizzazione da “regimetto” sudamericano.
No, il vero scandalo è che i politici che governano, in Italia, alla Regione Siciliana, nei Comuni, tutti rigorosamente esponenti del PD, si autoassolvono, sono incolpevoli e amareggiati dell’emergenza infinita, della legalità costantemente calpestata, ma loro non c’entrano: loro non governano in Italia, alla Regione Siciliana, nel Comune di Misterbianco, ed anzi prodighi ci ammaniscono per almeno 1 ora la lezioncina sull’economia circolare, su come approntare la raccolta differenziata, su come fare il nostro dovere di cittadini, pazientando, certo, perché c’è l’emergenza … ma in fondo certi che loro domani quando finalmente governeranno … sapranno come affrontare la questione rifiuti, che sono “risorse” e loro sanno come farle fruttare al meglio.
Come fossimo alla Festa dell’Unità del 1986…con onesti e probi rappresentanti delle istituzioni, onorevoli, presidenti di commissioni, funzionari di partito, sindaci e tuonassero contro un governo di cui non fanno parte e chiedessero ai presenti, la prossima volta votateci, che noi sapremmo sì come risolvere i problemi dell’immane illegalità, insalubrità e disperazione che vi attanaglia.
Abbiamo dato un occhio al calendario, risulta anno domini 2016, e questa è la Festa dell’ Unità nazionale del PD che governa il Paese Italia, la Regione Siciliana, il Comune di Misterbianco e l’area Metropolitana di Catania … non abbiamo resistito un minuto di più alla festa che annunciava tardivamente la mancanza dell’Assra Vania Contrafatto trattenuta, una volta di troppo, da un impegno familiare, e accertato che sfumava l’unica ragione per assistere al dibattito surreale ed autoreferenziale - di quanto siamo bravi/e, signora mia, se fossimo noi a governare - abbiamo rumorosamente tolto le tende e le insegne della nostra “pericolosa” presenza armata dalle magliettine rosso azzurre, sì non abbiamo apprezzato che ci venisse rivolta l’ennesima solidarietà di facciata, e abbiamo circostanziato, urlando , che potevano ben conservarla dove non batte il sole.
Ieri abbiamo assistito al Funerale della politica, quella dei carrieristi, che non si perita mai di recitare il mea culpa, neanche quando si guarda allo specchio.