Lo scorso 26 ottobre è stato pubblicato il bando concernente le modalità e le procedure dei Progetti che costituiranno il Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate.
Si tratta di un bando, rivolto a tutti i Comuni senza distinzione territoriale o dimensionale, che consente di presentare richiesta di finanziamento per progetti di riqualificazione “costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”.
Per ciascun progetto, il finanziamento dello stato non può essere inferiore a euro 100.000 euro e non può in ogni caso superare l'importo massimo di 2.000.000 di euro.
Il termine perentorio per la presentazione delle richieste di finanziamento è il 30 novembre, i tempi sono dunque strettissimi.
In un periodo nel quale gli enti locali faticano a reperire risorse per realizzare i propri interventi, riteniamo questo bando un’opportunità da non sprecare, soprattutto per una comunità come la nostra, nella quale insistono aree urbane degradate anche da chiare disfunzioni infrastrutturali, vedi gli allagamenti di sempre della via Turi Scordo parallela di Via Lenin, gravi quanto la frana sul terreno depuratore consortile e la problematica legata al canale di gronda mai realizzato. Così come persistono, su tutto il territorio, diffusi fenomeni di marginalizzazione sociale che rendono l’integrazione fisica e di cittadinanza tra parti del paese ancora difficile da realizzare.
Per questo proponiamo l’istituzione di una task force comunale che possa nei prossimi 15 giorni approntare un progetto per concorrere al bando, con il coinvolgimento non solo delle strutture comunali interessate, ma anche con i principali attori sociali del territorio: scuole, associazioni, tecnici e professionisti.
Tra gli obiettivi che si pone Attiva Misterbianco c’è certamente quello della integrazione tra centro e periferie, per questo ci mettiamo a disposizione della città con le nostre storie, le nostre idee e le nostre competenze.
Pensiamo a soluzioni tecniche mirate, per esempio, sul degrado infrastrutturale , con interventi in materia di messa in sicurezza del territorio e di salubrità ambientale che riprendano progetti già esistenti. Mentre sul fronte dell’integrazione sociale potrebbe essere utile, vista la seria mancanza di strutture comunali sportive nelle aree periferiche di Misterbianco, ristrutturare o ri-orientare gli spazi esistenti per gli sport “minori”, dalla pallamano, alla pallacanestro, alla scherma considerato che uno dei criteri di valutazione per l’approvazione del progetto è lo “sviluppo dei servizi sociali ed educativi e la promozione delle attività culturali, didattiche e sportive e alla tutela di minori ed adulti vittime di violenza, tratta, sfruttamento e abusi sessuali”.
Attiva Misterbianco è a disposizione, ma bisogna fare presto!