ASSUNTO NUOVO VIGILE URBANO: E' FAMILIARE VITTIMA DELLA MAFIA

E’ un familiare vittima
della mafia, il vigile urbano che il comune di Misterbianco ha assunto
dal primo aprile. Si chiama Alfio Alessandro Cannavò, ha 35 anni, è
misterbianchese, sposato e padre di un bambino. E’ stato
assunto  secondo quanto previsto dalla Legge regionale 20/99
perché riconosciuto “familiare di vittima innocente della mafia e della
criminalità organizzata”. Status che gli è stato riconosciuto dalla
Prefettura di Catania  lo scorso mese di giugno.
«Per l’assunzione del
nuovo impiegato - ha detto il sindaco di Misterbianco Ninella Caruso –
si è tenuto conto di tre aspetti fondamentali. Al di là dell’obbligo di
legge che impone l’assunzione nelle pubbliche amministrazioni dei
familiari di vittima della mafia, si è tenuto conto della necessità di
personale nel corpo di Polizia municipale e soprattutto dell’aspetto
sociale della vicenda. Il nuovo assunto che ha subito un episodio di
violenza può adesso riscattarsi socialmente dando il proprio contributo
alla comunità e vigilare sulla sicurezza dei cittadini onesti che
vedono nella figura del vigile urbano un punto di riferimento».

«Nel rispetto della legge - ha aggiunto l’assessore al Personale
Rosario Umberto Bonatesta – l’amministrazione comunale si è dimostrata
sensibile alla vicenda personale di Cannavò e ha ritenuto opportuno
impiegarlo là dove è necessario aumentare l’organico del comune di
Misterbianco, visto il numero esiguo di vigili urbani».

Alfio Cannavò è orfano del padre Agatino morto nel 1984 in seguito ad
un fatto criminoso. Fino a questo momento disoccupato, ha conseguito il
diploma di scuola media superiore come ragioniere e sarà inquadrato
nell’organico del comune come impiegato di categoria C1 “istruttore
amministrativo”. Sarà assegnato al controllo della Viabilità insieme
con gli altri agenti municipali.

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