ASP a Misterbianco: l'abbandono definitivo

ASP - MisterbiancoChe ci sia stata premeditazione nella chiusura progressiva degli uffici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania sul territorio di Misterbianco lo dicono i fatti.

Da quattro anni, prima con la scusa dell’inagibilità della struttura di 50 vani di via Galileo Galilei che è stata abbandonata dall’ASP Catania per sospette infiltrazioni di falde acquifere ed in seguito all’abbandono vandalizzata con un danno all’erario non indifferente, poi con la successiva dislocazione in diversi ambienti di alcuni uffici presenti sul territorio ed il trasferimento di altri a S. Giorgio a Catania, poi con la lenta e progressiva chiusura dei servizi rimasti in contemporanea con il pensionamento dei dipendenti, adesso il colpo di grazia con la chiusura degli uffici di medicina legale, medicina pubblica e probabilmente vaccinazioni, prima allocati all’interno delle scuole in via Garibaldi perché dopo mesi di incontri, sopralluoghi, lettere, inviti, l’ASP decide che gli uffici dell’ex MOVICAR di proprietà del Comune non vanno bene per la presenza di un elettrodotto e della vicina discarica.

Roba da non crederci, eppure è così, anche se poi la discarica non si chiude e le aziende adiacenti hanno ottenuto dalla stessa ASP l’agibilità per operare.
Ma a che gioco stiamo giocando sulla testa dei cittadini?

Questi signori dirigenti dell’ASP che ogni anno certamente raggiungono gli obiettivi prefissati con il ristoro di somme non indifferenti da parte pubblica, lasciano un territorio di 50.000 abitanti senza servizi come se nulla fosse accaduto oppure come se tutto fosse accaduto in seguito ad un evento imprevedibile.
Ed invece non è così.

Sono trascorsi inutilmente quattro anni. Si sono avvicendati i direttori generali, direttori sanitari, direttori amministrativi ma senza produrre una risposta concreta, che era un loro dovere, per un territorio così vasto, determinando non solo un danno ad una struttura pubblica che è stata depredata e vandalizzata per inerzia dell’ASP ma anche un danno ai cittadini i quali per rinnovare la patente dovranno andare a Catania, per aprire una attività dovranno andare a Catania, per costruire una casa dovranno andare a Catania, per una visita specialistica dovranno andare a Catania quando prima c’erano i laboratori, per il consultorio dovranno andare a Catania.
Ma c’è di più, anche per morire, gli eredi dovranno prima recarsi a Catania.
Che vergogna.

Il tutto nel silenzio più assoluto, senza un sussulto, una lamentela un accenno di protesta.
Dove sono tutti quei politici che costavano alle casse del Comune migliaia di euro ogni mese per difendere i diritti dei cittadini?

Ed i Commissari?

Anche loro hanno il dovere di difendere un territorio per il momento affidato alle loro cure.

un cittadino arrabbiato
(lettera firmata)

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