In arrivo la Tares, il balzello che già fa paura. I sindaci temono che il sistema dei rifiuti salti

Simeto AmbienteNuova assemblea dei soci, ieri sera, a Simeto Ambiente. Tema centrale del dibattito è stato l'ingresso della Tares, la nuova tassa sui rifiuti ed altri servizi indivisibili che sostituirà la Tia e la Tarsu e la cui riscossione, prevista ad aprile, è stata prorogata a luglio.

Il timore dei sindaci, questa volta, è particolarmente fondato. Gli amministratori, infatti, temono che la riscossione della Tares a luglio possa far saltare il già fragile sistema dei rifiuti che poggia le proprie basi sul pagamento della tariffa da parte degli utenti.

Fino allo scorso anno, la rateizzazione della tariffa di igiene ambientale consentiva la suddivisione dell'importo a carico dell'utente in quattro rate, così da facilitare il pagamento della tariffa stessa e consentire a Simeto Ambiente un periodico ingresso di denaro indispensabile per coprire i costi del servizio. La riscossione programmata a luglio, invece, priva il sistema di questa garanzia e obbligherebbe in pratica i Comuni a sostenere l'importo del servizio almeno fino a giugno. Un'ipotesi insostenibile per i sindaci, che hanno espresso il loro timore durante la riunione di ieri.

Altro punto affrontato è relativo alla costituzione delle Srr (le società per la regolamentazione dei rifiuti) in sostituzione degli Ato che, secondo quanto preannunciato dall'assessore regionale Nicolò Marino, dovrebbero essere costituite entro il 15 febbraio. I Comuni guardano ai diversi tipi di aggregazione da comporre; in particolare, se far coincidere la Srr al territorio dei 29 Comuni individuati dalla Regione siciliana o se creare un sub ambito del quale faranno parte i 18 Comuni di Simeto Ambiente. Altro tema affrontato è stata la raccolta nel Comune di Nicolosi, dove la ditta Mosema ha annunciato di non voler effettuare più il servizio di raccolta dal 12 febbraio, perché ritenuto poco remunerativo.

La scelta del commissario liquidatore di Simeto Ambiente, Angelo Liggeri, è di siglare un contratto per ogni realtà comunale. Il sindaco nicolosita, Nino Borzì, ha già effettuato una gara esplorativa alla quale si sono presentate alcune ditte. Borzì, inoltre, sostiene che la Mosema sarebbe, comunque, obbligata per legge a continuare il contratto agli stessi patti e condizioni. Della decisione presa dalla ditta di lasciare il servizio di raccolta nel Comune di Nicolosi è stata avvisata anche la Regione siciliana.

Salvo Spampinato
La Sicilia
01/02/2013

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