Due assessori dimessi nello stesso giorno. La giunta del sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo perde di colpo vice sindaco e assessore allo Sviluppo economico. Sul tavolo di Di Guardo le dimissioni di Carmelo Santapaola e di Orazio Panepinto rischiano di pesare come macigni.
Esito clamoroso a Misterbianco, dopo la mancanza sia del numero legale sia dell'attesa partecipazione popolare, della riunione straordinaria e urgente del Consiglio comunale per l'esame della richiesta del Comune di Misterbianco di annullamento in autotutela del decreto 221 del 2009 del Dipartimento regionale Ambiente, che autorizzava l'ampliamento della discarica in contrada Valanghe d'Inverno.
Misterbianco come tutta L'Italia... nave senza nocchiero in gran tempesta? Si decide di discutere cose importanti ma nessuno si vuol prendere delle responsabilità. Perchè questo atteggiamento?
Il consiglio comunale è convocato in seduta straordinaria per discutere ed approvare una delibera proposta dal sindaco per chiedere ancora una volta alla Regione di annullare gli atti che hanno portato all'ampliamento della discarica di Tiritì.
Massimo La Piana
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Nei giorni scorsi la giunta da me presieduta ha approvato un ordine del giorno con il quale si chiede perentoriamente all’Assessore all’Energia e al Presidente della Regione, l’annullamento del decreto n. 221/2009 del Dipartimento Regionale Ambiente che autorizza l’ampliamento della discarica in c/da Valanghe d’Inverno.
Nino Di Guardo
Sindaco di Misterbianco
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Il depuratore c'è, o almeno in parte; non si vede, ma si paga. Quattro consiglieri comunali di Misterbianco chiedono all'Amministrazione di revocare il canone di 50 centesimi a metro cubo che grava sulle bollette idriche degli utenti di Misterbianco che abitano nei tratti di strade interessate finora dal passaggio della rete fognaria.
Nel trentesimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer in modo rituale, molto rituale, si organizzano riunioni, simposi, conferenze. Il nome di Enrico Berlinguer si cita a proposito ed a sproposito, nel senso che si dovrebbe avere un pochino di pudore nel nominare il nome di una persona che, nella sua vita, ha usato molta discrezionalità e non ha mai abusato del suo ruolo per mettersi in mostra, usando frasi ad effetto come si usa, purtroppo, fare oggi.
“Sul depuratore di Misterbianco indaghi una commissione consiliare”. È quanto chiede un gruppo di 13 consiglieri comunali che ha già presentato richiesta alla residenza del consiglio comunale misterbianchese.
È costato finora quasi trenta miliardi di vecchie lire ma ancora non funziona. Eppure, sono tanti i cittadini misterbianchesi che devono pagare la tassa per depurare l’acqua che consumano. E che il depuratore non depura. L’impianto è quello consortile che sorge in Contrada Cubba, al centro di una vicenda che molti definirebbero “pirandelliana”.
Non si chiude nel migliore dei modi la storia dell'istituzione "Provincia di Catania". A dire la verità, le provincie hanno assunto in questi anni il ruolo di "capro espiatorio", infatti i sempre meno citati "costi della politica" sono stati gestiti in modo criminogeno da tutte le istituzioni pubbliche italiane (dai finti rimborsi dei gruppi parlamentari alle spese imbarazzanti dei consiglieri regionali). C'è da sperare che le leggi che regolano finanziamenti, rimborsi ecc, siano cancellate e mai più riproposte. Tornando ai nostri 44 (su 46) ex consiglieri che andranno a giudizio, invitiamo gli ex eletti "misterbianchesi" a scrivere su M.COM e spiegare che uso hanno fatto delle cifre contestate. Rendere conto ai propri elettori è più importante (dal punto di vista morale) che rendere conto alla polizia giudiziaria.