Ho appreso con profondo rammarico e tristezza la notizia di come è stato ridotto il Carnevale di Misterbianco, brandelli di quello che fu “il carnevale dei costumi più belli di Sicilia”. Ma temo che questa vicenda sia solamente la punta dell’iceberg delle condizioni miserevoli in cui da lungo tempo versa la nostra città. Sono bastati 10 anni di governo di centro – destra per distruggere un paziente e sapiente lavoro di riscatto e di rinascita, operato dalla precedente Amministrazione Di Guardo. E voglio stendere un velo pietoso sulle tremende responsabilità degli uomini (e donne) e dei partiti che hanno sostenuto l’Amministrazione Caruso.
Certo, mi fa veramente rabbia sapere che la mia terra di Sicilia e ancor bene la mia patria Italia venga così barbaramente vilipesa e maltrattata. Nei momenti difficili come questo, in cui le solite potenze acchiappone e antidemocratiche come: USA, Francia, Regno Unito, D, fanno accordi per spartirsi il petrolio libico (ancor prima che il conflitto sia finito). Nel nostro paese cosa si fa? L'opposizione invece di mettere da parte i conflitti interni con la maggioranza e far fronte comune per difendere la nostra comunità, cerca di ridicolizzare le azioni del nostro Governo in modo da renderlo più debole nei confronti degli altri Paesi.
Non ci stracceremo ancora le vesti. E a chiederci perché di fronte casa nostra è scoppiata una nuova guerra. Con il solito armamentario di parole ad effetto per tenerci buona la coscienza colpita a morte dal martellante suono dei mass-media: “operazione di pace, sotto l’egida dell’Onu e della Nato”, “intervento umanitario”, “esportare la democrazia…e il risorgimento”, “interventi chirurgici”, “missili intelligenti”, “fuoco amico”, tanto per gradire, per non udire, la sera a cena, davanti al TG, i soliti termini antichi, arcaici, obsoleti: “bombe”, “distruzione”, “feriti”, “morti”.
La storia che si ripete...W le Sorelle, sempre loro. Ha dato fastidio il bacio di Berlusconi che non significa affatto atto di sottomissione, bensi' atto di affetto e amicizia vera fra amici musulmani. L'Italia aveva il privilegio di avere energia e possibilità di commercio privilegiato con la Libia e questo dava fastidio a Francia, G.B. e USA come allora fu nel periodo di Mattei? Non potendo eliminare Berlusconi politicamente con l'aiuto dei servi Istituzionali allora si ricorre all'aiuto elargito ai ribelli Libici.
Da sindaco di Misterbianco lo vedevi ogni mattina all’alba a controllare i parchi gioco e i cantieri comunali. Adesso da deputato regionale lo trovi sempre all’Ars, a svolgere con impegno la sua funzione di parlamentare. Nino Di Guardo è l’unico dei novanta deputati regionali a vantare il primato della presenza in aula. Addirittura, dal maggio 2009 al giugno 2010, non ha mancato una solo seduta parlamentare. E non usa certo “l’auto blu”, l’onorevole Di Guardo, ma va al “lavoro”, da Catania a Palermo, e viceversa, seduto, comodamente, in pullman “Gran Turismo”, un rarissimo esempio di semplicità e di normalità, in mezzo a tanti suoi colleghi che girano con l’auto di rappresentanza e autista al seguito, naturalmente, a spese della Regione.
Dopo Berlusconi, mai più un partito di plastica, mai più un partito guidato dal conflitto di interessi (senza conflitto solo interessi), mai più un partito nuovo con idee vecchie (anzi vecchissime), mai più un partito proprietario di immobili, mezzi di comunicazione, personale dipendente, mai più un partito-azienda, mai più un partito composto dal 10% di quelli più un 20% di quegli'altri più un 7% di quegli'altri ancora, mai più un partito dei siamo i buoni, i migliori! (ma solo a parole), mai più un partito che prenda milioni di euro di rimborsi pubblici per fare campagna elettorale, mai più un partito che tagli i fondi pubblici a cultura e ricerca (dicendo che ci penseranno i privati come negli USA), mai più un partito che finanzia le proprie iniziative partitiche e politiche (compresi i giornali di partito) con soldi pubblici e non coi propri (come negli USA), mai più un partito che considera l'acqua un business e non un bene comune, mai più un partito che considera gli inceneritori (anche se piccoli) la soluzione e non la conseguenza di inefficienza e collusione, mai più un partito di promesse false e disattese, mai più un partito di riformatori (riformatori di che??), mai più un partito di moderati (moderati=condannati??), mai più un partito che appoggia i referendum solo se non sono un boomerang, mai più un partito che appoggia i referendum, ma in parlamento ne stravolge il risultato, mai più un partito che non sfiducia il ministro incapace perchè potrebbe essere un boomerang (ancora ?? ma che c..zo significa??), mai più un partito dei compromessi per i dirigenti e dei sacrifici per gli operai e gli impiegati, mai più un partito dei tetti (quando si sta all'opposizione) e dei salotti (quando si sta al governo). In sintesi mai più Partito Democratico.
Con un se e un ma, senza violenza, ma con rancore, mi consenta Cavaliere: dico la mia “Violenza Costituzionale": così titolava "Il Giornale” di Feltri l’aggressione al Presidente del Consiglio, un fatto di cronaca nera e di un triste disagio mentale, trasformato una storia drammatica che ha varcato i confini dell’assurdo.
Fossimo un Paese civile non sarebbero scoppiate le strumentalizzazioni politiche, soprattutto da parte di membri del Governo. In questi giorni ho visto sfilare e parlare altrettanti pazzi dagli schermi televisivi e dalle colonne dei giornali. Un’anteprima di ciò che accadrà nei prossimi giorni appena accennata nella cronaca di queste ore, nelle dichiarazioni delle tante figure istituzionali che popolano questo nostro Paese. Si sono evocate le BR, l’omicidio Calabrese, gli anni di piombo, i centri sociali eversivi, la strategie dei giudici, la sinistra forcaiola, il terrorismo, ecc. Il ministro Ignazio La Russa, invece, si è già prestato ad un azzardato sillogismo tra manifestazioni ed attacchi fisici. Si sono sprecate anche parole di circostanza: condanna senza se e senza ma, solidarietà dovuta, sdegno per la vile aggressione, stemperare il clima di odio e delegittimazione, aggressione ingiustificata e ingiustificabile, gesto inqualificabile, episodio di esecrabile gravità, bla bla bla.