Dico la mia

L'integrazione delle periferie

Frazioni in Movimento Abbiamo letto, con un pizzico di perplessità, la lettera pubblicata sul VS sito di Pinuccio Puglisi dal titolo, Centro e periferie. In particolare è il il tono del pressapochismo a colpirci, marcatamente populista e superficiale con cui viene affrontato il problema integrazione che, spinge a puntualizzare, con molta serietà, la questione. Non riducendola ad un mero calcolo opportunistico ne a una “secessione politico-geografica” imposta o voluta. Secondo alcuni pedagogisti per integrazione è intendersi "la compresenza, la mutua accettazione, il reciproco cambiamento, è la cooperazione delle diversità".

 

 

Il centro e le frazioni

Carmelo Santapaola
Sin dalla caduta del Sindaco Gennaro, a Misterbianco si parla del problema “frazioni”. La sinistra, nell’arco degli anni, ha parlato alternativamente di integrazione o di secessione a seconda del risultato delle elezioni a favore o contro. La stessa cosa ha fatto la destra o la Democrazia Cristiana dei tempi remoti. Sta di fatto che le frazioni sono sempre più cresciute in popolazione, integrazione non c’è mai stata e oggi, se vogliamo essere sinceri, siamo noi, poveri cittadini del centro storico, a dover chiedere l’autonomia dalle frazioni.

Pinuccio Puglisi

Replica alle sentenze di Enzo Messina

Rubrica Populism Verrei meno al mio obbligo di fraterna amicizia che mi lega a te se ignorassi le due ultime riflessioni che hai titolato “Tutti assieme appassionatamente” e “I venditori di immagini e parole” in pubblicazione su questo sito. Ma sono portato ad intervenire per ridimensionare eccessi che non riconosco alle tue reali capacità critiche.
Può darsi che i personaggi, nominati nei tuoi commenti non siano simpatici a quella Destra, a cui tu affidi le tue ragioni. Tuttavia non c’è dubbio che, nonostante il giudizio negativo che tu attribuisci loro, non puoi disconoscere che Bersani, Vendola, Pisapia e gli altri sono di gran lunga migliori di un Berlusconi che ha “fottuto” un intero Paese, sgovernando per 17 anni con la compravendita dei rappresentanti del popolo in un mercato della “democrazia dei miserabili”, dove tutto si può vendere o comprare.

Enzo Arena

La ferita: storia di una frana (politica e amministrativa)

cedimenti Come una ferita mai rimarginata, giace ormai da un anno e mezzo, quasi a segnare fisicamente oltre che simbolicamente un limite, un confine, una separazione tra centro storico e frazioni, la frana che il 10 febbraio del 2010 ha colpito la strada per San Giovanni Galermo.
Se in me non prevalesse l’abitudine a coltivare il sentimento dell’indignazione, assisterei quasi con divertimento alle maldestre improvvisate di alcuni consiglieri comunali del centrodestra misterbianchese, che nelle ultime settimane davanti a quel tratto di strada hanno inscenato proteste plateali con telecamere e giornalisti al seguito, ambigui volantini, tende piantate con tanto di picchetti e la solenne promessa di proseguire la protesta a oltranza, salvo poi raccogliere tutto e andare via un minuto dopo che quelle telecamere erano spente e lontane!

Massimo La Piana
Capogruppo PD

A proposito di Teatro Siderurgico

I promessi sposi Su questo sito sono usciti due articoli che parlano del “Teatro Siderurgico” e tutt’e due col supporto di una foto che invece è relativa alla rappresentazione de “I Promessi Sposi” messa in scena dal “GTM Roscio Gallico”.
Sul foglio di sala di “Ognunu ccu so distinu” si legge testualmente: “Sono passati trent’anni dalle vicende rappresentate ne I fissa fanu i fatti e i fidanzati di ieri sono i genitori di oggi”. Sebbene mi sia sforzato, non sono riuscito a trovare alcun legame tra le due storie né tantomeno i trent’anni trascorsi. L’autore vuole solo raccontarci una storia che è della sua famiglia di origine e trascura di dare una soluzione al contrasto tra la bellezza fisica ed economica di Serafina e la bellezza intellettuale di Anna, che sembrava essere l’elemento dominante nel primo atto.

Pinuccio Puglisi

Cazzullo. Se questo è un giornalista

Aldo Cazzullo Nel mentre un’allegra compagnia dei soliti noti, riunita al Circolo Savoia, si sbizzarriva nella ricerca dei più altisonanti aggettivi da accostare alla figura di Cavour nella corsa al più meritevole e quindi al più lecchino della storiografia risorgimentale, a scombinare il tutto ecco d’improvviso l’intervento di un certo Aurelio De Laurentis, presidente del Napoli calcio e purtroppo napoletano e sudista verace. Il De Laurentis ha osato definire Garibaldi uno scippatore delle ricchezze del Sud, un mariolo una testa di legno, longa manus dei suoi mandanti e reali saccheggiatori oltre che assassini dei meridionali: la razza maledetta dei Savoia.

Antonio Perrucci

Referendum

referendum 2011
Ore 15,00 del 13/6/2011 parte la diretta; emittenti e telecronisti danno il via alla maratona televisiva dello scrutinio elettorale dei referendum. Con il telecomando in mano salto da un canale all'altro bramoso degli aggiornamentie dei commenti dei politici che al delinearsi del risultato prendono sempre più posizione rivendicando la paternità dell'esito. E' quasi mezzanotte quando, col pollice indolenzito e la testa imbottita di percentuali, vado a letto. Il popolo italiano ha detto “SI” all'abrogazione del nucleare, all'acqua privatizzata e al legittimo impedimento.

Turi P.

Tutti assieme appassionatamente

Rubrica Populism Un invito molto serio lo vorrei fare a tutti i gruppi spontanei, a tutti i progressisti ed in particolare ai capi popolo : Bersani, Vendola, Di Pietro, Pisapia , Anna dei Miracoli, Dai Lema, Santoro, Travaglio, il giullare Vauro ..ecc...; andate a dare una mano ai Napoletani e al povero Sindaco De Magistris.

Enzo Messina

La fiaccola che può diventare fuoco

I promessi sposi Sabato sera,11/6/2011, pregustando una piacevole serata, sono andato all''anfiteatro comunale di Misterbianco per assistere alla rappresentazione teatrale di Michele Condorelli Ognunu ccu so distinu. Alla fine del primo atto, non disponendo del telecomando, ho abbandonato la tribuna rinunciando alla visione del secondo e all'epilogo, consigliato anche dall'abbigliamento leggero non consono alla serata.
Dov'era finito il teatro impegnato di Michele e le filippiche con Tino Mazzaglia a sostegno di esso?

Turi P.

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