Approvati Rendiconto Finanziario 2013 e "Decoro Urbano"

Consiglio ComunaleAltre due delibere approvate nell’ultimo Consiglio comunale di Misterbianco, anche se con rinnovati contrasti tra maggioranza e opposizione. E’ stato finalmente approvato, a maggioranza, il rendiconto finanziario 2013 del Comune, strumento indispensabile per la prosecuzione dell’attività amministrativa. Ma la discussione è stata vivace.

Nella relazione dei Revisori, il nuovo presidente Torrisi ha sottolineato un avanzo di un milione e 600 mila euro quale “segnale di correttezza ed equilibrio dell’azione amministrativa”, con il rispetto dei vincoli del Patto di stabilità e la riduzione delle spese del personale; ma ha anche rilevato talune criticità perduranti come i residui attivi e passivi e i debiti fuori bilancio. Duri alcuni giudizi dai banchi dell’opposizione sulla gestione politico-amministrativa, sulle tasse e sulla mancanza della “politica gestionale” nel documento finanziario presentato; e particolari preoccupazioni sono state esposte soprattutto sui debiti fuori bilancio per circa 1 milione e 200 mila euro, che richiederebbero il ripristino di opportune coperture assicurative. Ha fermamente replicato l’assessore Mancuso, che ha difeso l’operato dell’attuale amministrazione in carica dal maggio 2012, con le pesantezze derivanti dall’onerosissima gestione dell’ATO, dalla consistente evasione delle imposte TIA e Tarsu e soprattutto dal taglio delle risorse da parte di Stato e Regione.

Contestato da più voci il rinvio delle interrogazioni e interpellanze, è passata a maggioranza anche la deliberazione sul c.d. “Decoro urbano”, proposto dal consigliere Russo in recepimento di una richiesta avanzata a suo tempo dal M5S. Un progetto finalizzato a consentire l’invio tempestivo di segnalazioni varie (abusi, rifiuti, manutenzione, situazioni di pericolo o di degrado ecc.) a mezzo smartphone o tablet da qualsiasi cittadino all’amministrazione comunale, tramite l’applicazione web “WeDU” ormai gratuitamente utilizzata da vari Comuni italiani. Le obiezioni principali hanno riguardato il software e le garanzie di corretta gestione delle banche dati e della privacy, nonché la mancata discussione preventiva dell’argomento e il rifiuto di mediazioni.

Roberto Fatuzzo

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