Approvati dalla Città Metropolitana di Catania i "progetti integrati" per i fondi del PNRR: a Misterbianco e Motta associati potranno andare quasi 7 milioni di euro

Linee FCEDopo settimane di laboriosa “metabolizzazione” delle norme, febbrili incontri, determine, revisioni e “protocolli”, a fronte della scadenza prevista e poi prorogata per l’invio in tempo utile al Ministero, i “progetti integrati” dei Comuni della provincia per usufruire dei preziosi fondi del PNRR (185 milioni e mezzo per l’intera area catanese) arrivano finalmente e faticosamente in porto, aprendo alla speranza di poter acquisire quei sospirati finanziamenti per migliorare i nostri territori.

L’Ufficio Urbanistica del Comune di Catania, capofila per la Città metropolitana, con proprio provvedimento dirigenziale n.51 del 31marzo, ha proceduto alla «approvazione in linea tecnica e in via amministrativa» dei “progetti di fattibilità” di riqualificazione e rigenerazione urbana, individuati per titolo e codice unico di progetto nell’elenco allegato alla determina adottata. Un importante passo avanti per un auspicato percorso comune di sinergia tra capoluogo e Comuni, capace di portare ai risultati sperati, in cui si misureranno in concreto le capacità della politica e della dirigenza amministrativa di saper progettare, ottenere e spendere bene importanti flussi di denaro pubblico finanziato dall’Unione Europea con il “NextGenerationEU”.

La “scheda” complessiva del “Progetto Unico Integrato”, allegata al provvedimento, vede formalmente inseriti in un unico “indirizzo politico” di sintesi - come richiesto esplicitamente dalle prescrizioni normative del decreto legge n.152 del 6 dicembre 2021, coi relativi vincoli cui attenersi - ben 22 progetti di fattibilità ritenuti validi e approvati, di cui 13 del Comune di Catania e altri 9 di 32 Comuni della Città Metropolitana - in gruppi “consorziati” allo scopo - come “soggetti attuatori”, rimasti ricompresi rispetto ai 39 potenzialmente destinatari iniziali, per un totale di 136 milioni di euro. I quasi 50 milioni restanti dovrebbero andare ai Comuni del Calatino, alle stesse condizioni normative e con analoghe modalità procedurali.

Nello specifico, 6 milioni e 835 mila euro sono destinati in totale ai progetti integrati dei Comuni di Misterbianco e Motta S. Anastasia; 14 milioni al gruppo Adrano, Paternò, Biancavilla, S. Maria di Licodia e Ragalna; 3 milioni 270 mila a Bronte, Maletto e Maniace; 2.411.903 euro per Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa e Piedimonte Etneo; 7.204.389 euro al raggruppamento Giarre, Milo, Riposto, Santa Venerina e Zafferana Etnea; 10.536.155 euro totali per Acireale, Aci Castello e Aci Catena; 8.255.822 euro a Belpasso, Camporotondo, Mascalucia e San Pietro Clarenza; 3.730.934 euro per Nicolosi, Pedara e Trecastagni; 3.755.797 euro per Aci Bonaccorsi, Aci S. Antonio e Valverde. Il totale di tali 9 progetti integrati è di 60 milioni tondi, mentre gli altri 76 milioni sono destinati in tabella al Comune di Catania capoluogo per i suoi 13 progetti urbani.

Chiesta e ottenuta una deroga ministeriale in extremis per l’invio dei documenti completi con gli elaborati grafici. A questo punto, si spera che - al di là di eventuali recriminazioni di parte - l’intera operazione PNRR vada avanti nei modi necessari, senza ulteriori problemi. Superato il primo “scoglio”, non perdere i fondi, rimane l’obiettivo fondamentale di saperli ben spendere entro il 2026.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
02/04/2022

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