Al museo Emilio Greco di Catania -

Greco, Spinoso

La versatile sperimentazione formale e linguistica di 2 bravi artisti siciliani (Giovanni Greco e Giuseppe Spinoso) è stata messa a confronto, per iniziativa dell'Accademia Federiciana e del critico d'arte Fortunato Orazio Signorello, nella mostra bipersonale ; che è visitabile fino al 18 dicembre del 2009 al Museo Emilio Greco di Catania (piazza San Francesco d'Assisi, 3). Promossa con il patrocinio dell'Assessorato per i Beni culturali, ambientali e della Pubblica istruzione della Regione Siciliana, dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Catania e della casa editrice , la mostra presenta 34 opere astratte e figurative di medio e grande formato. Inserita nel programma di eventi della prima edizione del "Festival siciliano della Cultura", ideato e curato dallo stesso Signorello per l'Accademia Federiciana, l'esposizione - che rimane aperta al pubblico da lunedì a sabato dalle 9 alle 13, domenica dalle 8,30 alle 13,30; sabato anche dalle 16 alle 20 - è supportata da monografia e brossura editate dalla Kritios Edizioni.

Di Greco, pittore figurativo che riesce a far interagire con sapienza e suggestione metafisico e surreale, sono esposte, tra l'altro, i dipinti "L'Angelo di Jahvé", "L'eterno precario di Crono", "Il mostro solipsistico", "Il ritorno di Saturno", "Deus ex machina III", "Cosmopolis", "L'oracolo del quotidiano", "Al di là delle apparenze sensibili". Si tratta di opere in cui "i luoghi aprono scenari simbolici ed evocativi - scrive Antonella Iozzo nel testo presente nella brossura - che racchiudono la chiave di un enigma. La costruzione prospettica dello spazio rivela una solitudine spaesante, ma anche le luci e i colori imprimono all’opera un’irreale sensazione di sospensione, un’inquietudine dormiente nel blu dello sfondo, elegia notturna nell’infinito invisibile. Linee rette, pochi colori, ombre scure, ogni cosa ci parla d’immobilità, di stasi, dell’inganno del tempo". Di Spinoso, artista che ha trovato una collocazione originale nel panorama dell'arte nell'ambito dell'astrattismo, sono esposte, tra l'altro, "Infiorescenza", "Raggi di sole", "Irradiazione", "Effetti sonori", "Tempesta", "Pensieri… lontani", "Big bang", "Oriente". La peculiarità dell’artista, che trova proprio la sintesi voluta nelle scelte cromatiche, è nella tridimensionalità delle sue opere; che realizza con un linguaggio pittorico che "rimane - scrive in catalogo lo storico dell'arte Angelo Perrini - ancora in qualche modo, per via della contaminazione di stili e correnti, da scoprire e indagare; anche perché negli ultimi 3-4 anni egli è approdato, indicando una sicura modalità di approccio con una nuova linea di ricerca, a nuove innovazioni incrementali: che appaiono, declinate col consueto eclettismo di linguaggi, come un mero esercizio di metodiche e di creatività".
La mostra, che è stata inaugurata dall'assessore Fabio Fatuzzo e presentata dalla dott.ssa Monica Candrilli, è stata inserita dal dott. Tommaso D'Amico, direttore del museo, anche nella programmazione degli eventi ufficiali del Museo Emilio Greco. Il quinto evento promosso per il "Festival siciliano della Cultura" si terrà nella sede dell'Accademia Federiciana di Catania, dove dal 12 al 19 dicembre del 2009 si terrà - proponendo le opere di 55 artisti - la rassegna d'arte contemporanea "Stili intercorrenti". Info: http://www.accademiafedericiana.org.

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