AAA Cercasi Seconda Repubblica

Repubblica Italiana
Cari lettori, ben ritrovati. In tempi odierni ci si chiede se questo clima che stiamo respirando appartenga alla politica o all'anti-politica. La risposta al dilemma è terribilmente chiara; non siamo dinnanzi a nulla di tutto questo. L'anti-politica, come il diavolo, dovrebbe agire con una certa perfidia ed avere un carattere capace di contrastare in modo netto 'l'antagonista'; invece ogni ora che passa le differenze che dovrebbero garantire uno stile originale fra coalizioni o singoli partiti si assottigliano, perdono di valore. Purtroppo tutto ciò che da sedici e più anni ha a che fare con molti e molti burattini dentro e fuori Montecitorio, non è assolutamente calzante col concetto di anti-politica perché si tratta, semplicemente, di volgarità.

Arcangelo Gabriele Signorello

Geniale in Berlusconi è il fatto di dirottare i gravissimi problemi della sua “azienda” Italia nelle vicende personali; fantasma è, invece, il sistema che potrebbe metterlo ko. I personaggi che nel bene e nel male hanno fatto parte della prima Repubblica, anche se in tanti rubavano ed erano corrotti, conoscevano la materia per la quale erano stati eletti, e non è cosa da poco, perché per essere seduti su quel velluto, occorreva sì il fiuto delle volpi, ma anche una robusta istruzione che veniva dalle scuole di politica. Allora, almeno, si scassinava l'Italia con ingegno! A chi volesse approfondire tale tematiche, consiglio di mettere a confronto le tribune elettorali di un tempo con i vari “ovili” televisivi d'oggi.

Balza subito agli occhi la differenza culturale ed anche lessicale, fra la vecchia guardia e il nulla che comunque avanza, che comunque siede lì e sceglie per ciascuno di noi senza che a noi cittadini sia stata data la possibilità di sceglierli come nostri rappresentanti. Il problema di fondo è che si sta dando un'importanza sproporzionata al modo falsato di fare quello che a loro parere è politica; la finzione è così reale da far passare il tutto come una normalità. Me ne duole vedere che questa generazione sta subendo il peso di una “carestia” ancora più grave di quella economica, causata dalla mancanza di alfabetizzazione politica e culturale della maggior parte degli pseudo governanti.

Penso che quando un fantapolitico ha il suo comodo vitalizio, garantendo un meschino periodo di presenza in Parlamento magari ammettendo di non conoscere il reale prezzo del greggio o sbagliando le date storiche di importanti avvenimenti, a discapito di chi ha studiato e non ha un lavoro, è come violentare, sfregiare il volto dell'Italia. Per riparare questa Patria e non farci rubare la democrazia, è un nostro obbligo ripartire da dove gli altri hanno rotto. Non esiste altra soluzione che impegnarsi in prima persona nella cosa pubblica, iniziando a fare sul serio per riuscire finalmente a nobilitare e a ripristinare la Politica in questo Paese. La Politica non è altro che agire con criterio sulle azioni normali della vita spicciola. Il confronto, l'ascolto, l'occuparsi degli altri combacia con questa logica. Andiamo cari ragazzi dai 15 ai 100 anni d'età a progettare il nostro futuro. Reagiamo adesso, adesso che siamo spalle al muro!

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