«Non vogliamo essere seppelliti dai rifiuti» Via Poggio Lupo: la discarica che si riproduce

Discarica AbusivaUna indecenza che dura ormai da oltre un anno. Via Poggio Lupo, al confine tra Misterbianco e Catania, è una discarica a cielo aperto. A nulla sono serviti in tutti questi mesi gli appelli e le denunce dei residenti, i controlli della polizia municipale, i verbali elevati nei confronti di circa un centinaio di cittadini perché, dopo che si ripulisce, quello slargo prima dell'imbocco con via Sebastiano Catania ridiventa una discarica che riesce ad invadere anche la sede stradale formando una striscia di immondizia lunga oltre venti metri.

Questa volta i cittadini non si sono fermati alle solite lamentele, hanno preso carta e penna ed hanno iniziato a raccogliere le firme dei residenti per portarle questa settimana in Comune al sindaco Nino Di Guardo ed esigere risposte concrete e rimedi duraturi.

La prima richiesta è quella delle telecamere da usare non solo come deterrente, ma per individuare chi sporca in barba alle ordinanze sindacali che impongono ormai dall'aprile dello scorso anno la raccolta differenziata. "Non ci rassegniamo ad essere sepolti dai rifiuti - ci dice Giusy Percipalle che assieme ad altri cittadini si è fatta promotrice della protesta - chiediamo il rispetto delle regole e del decoro e l'igiene dei luoghi in cui abitiamo. Sappiamo che la responsabilità maggiore è dei cittadini incivili, ma chiediamo al sindaco che si faccia carico del problema prima che degeneri del tutto".

- Quante firme avete raccolto?
"Diverse centinaia. Hanno firmato tutti i residenti e credo che comprare delle telecamere collegate al web non sia una grande spesa per assicurare dignità ai cittadini residenti".

Via Poggio Lupo è una strada ormai conosciutissima per il problema dell'abbandono dei rifiuti tanto che il sig. Rosario Pedi, un residente, continua giornalmente a telefonare al numero dell'azienda che si occupa del servizio, ma non riceve risposte, ma solo un "provvederemo".

"I cittadini hanno ragione - ha detto il sindaco Di Guardo - ma è veramente una lotta impari che conduciamo da mesi tanto da mettermi anch'io in prima fila nei controlli con una macchina civetta. Credo che questa inciviltà debba essere severamente punita e ho dato mandato, già nelle scorse settimane, all'Ufficio informatica del Comune per un progetto che metta sotto sorveglianza i punti nevralgici, anche se dobbiamo fare i conti con risorse che non abbiamo".

Nei scorsi giorni la Simeto Ambiente si era fatta promotrice di un piano di videosorveglianza su tutti i Comuni, ma i cittadini sono chiamati al rispetto delle regole di raccolta dei rifiuti affinché il progetto di differenziazione decolli definitivamente.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
01/10/2012

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