«No ampliamento, sì bonifica» Bloccata la strada statale 121

Corteo 11 maggio 2013Per la seconda volta in meno di un anno i Comitati contro la discarica di Motta S. Anastasia e Misterbianco sono scesi in piazza per manifestare il loro dissenso contro il paventato ampliamento del sito di contrada Tiritì. Meno numerosa che nella precedente occasione di settembre la partecipazione popolare, forse per il gran caldo che ieri imperversava sulla provincia di Catania.

«Siamo presenti per testimoniare il nostro no all'ampliamento: non vogliamo che la discarica giunga alle porte di Motta rendendo l'aria irrespirabile», afferma Simone Giacalone, responsabile del locale gruppo scout.
«La discarica di Tiritì - dichiara Giancarlo Amato, dell'associazione Rifiuti Zero - è servita al territorio, ma quello che poteva dare ha dato.
Siamo contrari a un ampliamento che, se ci sarà, devasterà la Valle dei Sieli. Auspico la bonifica del sito inserito in un contesto naturalistico da salvaguardare».

Gianfranco Privitera ha partecipato al corteo con moglie e figlio, di soli otto mesi, al seguito. «Io ci sono per lui: voglio che cresca e rimanga qui, com'è successo a me. Mi rammarico per la scarsa presenza di altre famiglie, di altri bimbi».
«Sono contrario all'ampliamento e a favore della bonifica, perché ritengo che sui rifiuti serva una politica diversa - sottolinea Luciano Paglia - Le discariche sono un modello superato e va pensato un modo diverso di gestire i rifiuti».

I cortei, variopinti e festanti, si sono mossi simultaneamente dai rispettivi abitati, per congiungersi nello svincolo che dalla Ss 121 - la superstrada Catania-Paternò - consente di proseguire in direzione dei due paesi. Qui i componenti dei Comitati hanno ribadito il loro no all'ampliamento e chiesto la delocalizzazione del sito ad almeno cinque chilometri di distanza dai centri abitati.

«Una discarica che si trova a due chilometri da Motta e a soli ottocento metri da Misterbianco - afferma Margherita Aiello, del Comitato di Motta - non può essere ampliata in un modo che non corrisponde al principio di autosufficienza in ambito territoriale». «Oggi siamo stati meno rispetto allo scorso settembre, ma più determinati -spiega Massimo La Piana del Comitato misterbianchese - Le nostre sono azioni civili, ma vogliamo lanciare un segnale forte alle autorità regionali che devono assumersi le loro responsabilità: le popolazioni dei due Comuni sono esasperate. Saremo sempre più determinati».

«Credo non possano più esserci comunità che vivono a poca distanza dalle discariche - dichiara l'on. Anthony Barbagallo (Pd), che contro l'ampliamento ha presentato una mozione all'Ars - Confidiamo nel senso di responsabilità dei parlamentari e nella linearità del governo regionale. «Dobbiamo educare le nuove generazioni a prendersi cura degli interessi di tutta la collettività, per evitare che nel silenzio avvengano cose che non dovrebbero accadere, come in questo caso», afferma la parlamentare regionale Angela Foti (M5S).

La manifestazione, di per sé pacifica, ha registrato momenti di tensione a seguito del blocco della superstrada, effettuato su entrambe le corsie da un nutrito gruppo di partecipanti. L'interruzione si è protratta per circa tre quarti d'ora, causando lunghe code e lamentele tra gli automobilisti. In tale arco di tempo i manifestanti hanno consentito, a tratti, il transito dei mezzi incolonnati e permesso il passaggio di un'ambulanza. Il culmine della tensione è stato raggiunto a causa di un alterco tra il conducente di un autocompattatore e alcuni manifestanti, subito sedato dal pronto intervento dei carabinieri della Compagnia di Paternò, guidati dal capitano Lorenzo Provenzano, che hanno vigilato sugli eventi con autorevolezza e sangue freddo. Poco prima delle 12 i manifestanti, mostrando buonsenso, hanno sciolto il blocco stradale e la circolazione, lungo l'importante arteria, è tornata alla normalità.

Tra i politici, presenti il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, Daniele Capuana, l'assessore Francesco Restifo di Motta e i consiglieri mottesi Giuseppe Cuscunà, Melo Occhipinti, Danilo Festa, Maria S. Schillaci e Andrea Scuderi.

Giorgio Cicciarella
La Sicilia
12/05/2013

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