«La discarica non deve essere ampliata»

Corteo noDiscaricaUn ricorso alla Corte di giustizia europea, la richiesta di incontro al commissario straordinario alla Provincia di Catania ed al presidente della Regione e la convocazione di un tavolo tecnico all'assessorato regionale all'Ambiente per definire la bonifica del vecchio sito della discarica in contrada Tiritì.

Sono stati questi i temi del dibattito organizzato nell'ambito della Festa dell'Unità da parte del circolo territoriale del Pd. A dibattere sono stati il segretario del Pd locale, Josè Calabrò, il sindaco Nino Di Guardo, Paolo Conti per il comitato "No discarica" di Misterbianco, il presidente del Consiglio comunale Nino Marchese, il consigliere comunale del Pd di Motta S. Anastasia, Danilo Festa, anche a nome del comitato cittadino e numerosi rappresentanti di associazioni che operano sul territorio.

Un dibattito articolato al quale hanno preso parte numerosi cittadini ed anche l'avvocato comunale Giuseppe Giuffrida, estensore del ricorso per il comune etneo contro il piano regionale dei rifiuti che prevede l'ampliamento della discarica in contrada "Valanghe d'inverno", un sito adiacente a quello ancora oggi in funzione e che essendo saturo doveva cessare la propria attività nel giugno scorso.
Proprio su questo argomento, il sindaco Di Guardo ha reso nota una missiva inviata alla Regione per la ripresa del tavolo tecnico che deve portare alla bonifica del sito.

«Non è pensabile che ancora oggi si tergiversa su un adempimento previsto dalla legge - ha detto il sindaco Di Guardo - che la società deve eseguire a proprie spese. La struttura è satura da tempo, ma continua la sua vita e non si avvia l'azione di risanamento. Ho chiesto un intervento determinato, affinché l'impianto di smaltimento venga messo in sicurezza e bonificato».

Accanto a questa iniziativa, i partecipanti hanno convenuto sull'esigenza di chiedere al commissario straordinario della Provincia di Catania, Antonina Liotta ed al presidente della Regione, Rosario Crocetta, un incontro per illustrare la situazione di disagio patita dai due comuni ed in mancato rispetto delle distanze minime previste.

La terza strada che sarà intrapresa sia dal Comune di Misterbianco, ma anche dai comitati civici di Misterbianco e Motta S. Anastasia, è quello del ricorso alla Corte di giustizia europea. I comitati civici, a tal proposito, hanno chiesto ai cittadini ed associazioni presenti un contributo per sostenere le spese legali dei ricorsi.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
12/12/2012

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