«Il sindaco di Motta Carrà dica "no" al rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale»

No DiscaricaUna piazza gremita dai militanti dei comitati civici No Discarica e da semplici cittadini ha assistito, ieri sera, al comizio voluto dagli stessi comitati civici e dai sei candidati sindaci usciti sconfitti alle recenti elezioni amministrative di Motta S. Anastasia, tutti trasversalmente compatti nel chiedere alla Regione che non sia rinnovata l'autorizzazione integrata ambientale per il sito di contrada Valanghe d'Inverno e al sindaco di Motta, Anastasio Carrà, di modificare la propria posizione, esprimendosi per il no al rinnovo.

Presenti sul palco, allestito nella centralissima piazza Umberto I, il sindaco uscente Angelo Giuffrida, Daniele Capuana, Danilo Festa, Concetto Roccasalva, Giancarlo Amato e Salvo Scuderi. Insieme a loro il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, da sempre strenuo oppositore della discarica; il capo scout del Gruppo Agesci Motta S. Anastasia 1 e responsabile della Zona Etna - Alto Simeto, Simone Giacalone, in rappresentanza della società civile, e due storici esponenti del comitato civico misterbianchese, Josè Calabrò e Paolo Conti.

Proprio Calabrò e Conti hanno aperto l'incontro pubblico ricordando gli inizi della loro battaglia e le difficoltà incontrate in questi anni dai comitati civici, che da sempre chiedono di delocalizzare il nuovo sito di contrada Valanghe d'Inverno e di bonificare la vecchia discarica, ormai satura e non più utilizzata, di contrada Tiritì. "C'è la necessità per le comunità di Motta S. Anastasia e Misterbianco - afferma Conti - di affrancarsi dalla presenza condizionante, dal punto di vista economico, delle discariche: ne va della nostra libertà e del nostro futuro". Di grande impatto emotivo il passaggio del capo scout Simone Giacalone, intervenuto su richiesta dei candidati sindaci in rappresentanza del volontariato e della società civile mottese. "Vivo con i ragazzi del mio paese e vedo in loro poca speranza nel futuro. Io, però, sono un uomo di speranza e dico loro di non abbandonare questa terra: la terra di Falcone, Borsellino e don Pino Puglisi, e di identificarsi nei valori che ci hanno lasciato. Proprio per questo diciamo no alla discarica e al suo ampliamento. Non ho nulla contro il sindaco di Motta: lui è il mio sindaco ed è stato votato ed eletto democraticamente, ma gli chiedo di risedersi a quel tavolo e di far diventare quel si un no. E' un gesto che serve a ridare coraggio e speranza ai nostri ragazzi".

A chiudere la manifestazione l'intervento del sindaco di Misterbianco Di Guardo. Si è soffermato sulle sue battaglie per la delocalizzazione della discarica, sulla crisi apertasi a Misterbianco proprio per questioni legate al rinnovo dell'Aia e sulla conferenza dei servizi svoltasi a Palermo nei giorni scorsi, nel corso della quale ha avuto un aspro confronto con il sindaco di Motta, Carrà, che ha invitato a tornare sui suoi passi. "Diversamente -conclude Di Guardo - contro la volontà di questo popolo non può più governare".

Giorgio Cicciarella
La Sicilia
21/07/2014

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