Valanghe d'inverno blocchi agli ingressi

Presidio Motta - MisterbiancoNon tantissimi, magari, come in altre circostanze, ma fortemente determinati. Capaci di presidiare per diverse ore gli accessi che conducono alla discarica di contrada Valanghe d'inverno, arrecando non pochi disagi agli autocompattatori provenienti da diverse provincie che, fino al primo pomeriggio, non erano riusciti a depositare i loro carichi.

Protagonisti dell'azione di protesta gli attivisti dei comitati "No discarica" di Motta Sant'Anastasia e Misterbianco che, una volta di più, hanno chiesto la chiusura e la delocalizzazione del sito, null'affatto rassicurati dalle notizie giunte da una recente conferenza dei servizi con cui la Regione ha confermato di voler provvedere alla chiusura della discarica, prevista tra una diecina di mesi. Sporadici i momenti di tensione registrati tra manifestanti e autisti, celermente risolti dai carabinieri.

Poi, intorno alle 15, i presidii sono stati sciolti e tutto è tornato alla normalità. «I numeri sui presenti non contano, questa non è una battaglia - afferma Pippo Zappalà -. Ciò che conta è la voglia dei cittadini di manifestare lo sconcerto di fronte alle incongruenze registrate in tutta questa vicenda. Per tanto tempo siamo stati silenti, adesso vogliamo far conoscere la nostra opinione e chiediamo, a chi ha l'autorità per farlo, di prendere decisioni adeguate, senza attendere altri otto, dieci, mesi per la chiusura del sito».

Per la deputata regionale Angela Foti (M5S) i cittadini delle due comunità hanno ragione a nutrire dubbi. «Fanno bene a non fidarsi di un presidente della Regione che se ne infischia degli atti parlamentari approvati e alle promesse non fa seguire i fatti. È facile dire "noi chiuderemo". Ma questi rifiuti dove andranno a finire? Perché non si incentiva la differenziata e non si crea impiantistica sostenibile seguendo l'esempio di tante altre regioni? Inutile gridare "al lupo, al lupo" quando poi si aprono le porte ai proprietari delle discariche».

«Questa manifestazione - spiega il mottese Matteo Gallone - non ha colori politici e deve vedere l'impegno di tutti, al di là dell'appartenenza partitica. Rivolgo un appello agli amici di Misterbianco affinché si possa proseguire nel percorso intrapreso. La politica misterbianchese ha festeggiato troppo in fretta la chiusura della discarica e la gente ha un po' abbassato la guardia». Concetti ripresi da Maria Caruso, misterbianchese. «Dopo tanti anni in cui si parla di chiusura del sito qualche mio concittadino può essersi stancato. C'è da dire, poi, che dopo un recente comunicato del sindaco Di Guardo, in cui si dice che la discarica chiuderà a breve, qualcuno ha pensato che sarà realmente chiusa. Se, invece, si leggono i documenti ci si rende conto che non è così e avremo di fronte altri otto, dieci, mesi in cui i rifiuti continueranno a essere abbancati».

Giorgio Cicciarella
La Sicilia
16/11/2014

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