Uno spazio tutto dedicato allo skateboard

Sede comune - MisterbiancoDopo Pasqua, un altro moderno impianto sportivo sarà disponibile a Misterbianco. Si tratta dello «skateboardpark», uno dei pochissimi in giro, nella struttura polisportiva e ricreativa comunale in contrada Milicia, in pratica già pronto. La spesa totale è di circa 20 mila euro, sostenuta con i risparmi sulle indennità di sindaco e assessori.

Anche questo impianto comunale nasce da una specifica richiesta fatta al sindaco Di Guardo dai ragazzi, che erano soliti compiere le loro evoluzioni anche spericolate (chiamate «trick», «ollie») con lo skate lungo strade, piazze e gradinate - quindi spesso ad alto rischio - e dalla promessa fatta loro dal primo cittadino.

Gli appassionati di questa pratica molto diffusa avranno così un impianto funzionale gratuito loro dedicato, in un luogo protetto dai mezzi stradali, con specifiche strutture ancorate in spazi adeguati, anche per competizioni, e dovranno solo rispettare le regole necessarie di sicurezza perché la loro adrenalina trovi il giusto sfogo senza eccessi pericolosi. Sono infatti manovre ed esibizioni spettacolari che bisogna però saper imparare a compiere e disciplinare, per non farsi male. Il sindaco ha già emesso un'apposita ordinanza (n. 66 del 24 marzo) contenente il regolamento per la disciplina e l'uso dell'impianto, con relativi divieti e sanzioni e le indispensabili prescrizioni di sicurezza (uso di skate e pattini in linea regolamentari, casco, ginocchiere, paragomiti e parapolsi).

«Abbiamo mantenuto anche in questo caso una promessa - dice il sindaco Nino Di Guardo - assicurando ai giovani uno dei primissimi impianti del genere in Sicilia. L'affidiamo alla gioia ma anche alla responsabilità dei giovani, sia per l'uso dei dispositivi protettivi obbligatori sia sotto il profilo comportamentale e del rispetto dell'impianto». L'assessore allo Sport, Federico Lupo: «E' un altro importante tassello che impreziosisce i nostri spazi pubblici a favore dei giovani; un ulteriore strumento utile alla loro libera espressione, un'altra bella storia da raccontare».

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
31/03/2015

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