Sui lavori dell'Humanitas in contrada Cubba, interviene la Soprintendenza

Costruzione Centro HumanitasSui lavori in corso a due passi dallo svincolo di San Giorgio sulla tangenziale ovest e dal Centro Sicilia, in contrada Cubba in territorio di Misterbianco, interviene la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Catania.

L’Ente - con una nota inviata al Comune di Misterbianco, al Genio Civile, alla Città Metropolitana, alla Procura della Repubblica e al Dipartimento regionale della Protezione civile - nel far rilevare di avere autorizzato nel gennaio 2012 in contrada Cubba la realizzazione “in variante urbanistica” di una struttura ospedaliera (da parte della Humanitas, Centro catanese di oncologia) a condizione che prima dell’esecuzione dei lavori la ditta facesse pervenire un apposito elaborato contenente determinate garanzie rispetto a precise prescrizioni, registra testualmente che «a tutt’oggi non risulta pervenuto alcun elaborato grafico riguardante l’assolvimento - da parte della ditta stessa – della condizione espressamente riportata nel provvedimento n.1372 U.O. VIII del 25/1/2012 alla quale era subordinato l’inizio dei lavori».

La costruzione del nuovo Polo sanitario è ubicata poco più sotto del contestato Depuratore consortile e del Centro di compostaggio di Misterbianco (per ora bloccato in attesa di autorizzazioni di ampliamento), oggetto ormai da tempo di segnalazioni e allarmi per gli smottamenti ed i probabili inquinamenti di falde e torrenti in un’area ad alto rischio idrogeologico.

Le prescrizioni della Soprintendenza si riferiscono «alle sistemazioni esterne, con particolare attenzione al progetto del verde; il futuro parco dovrà tenere conto del torrente Cubba e delle essenze arboree e vegetali esistenti, la presenza di salti di quota o eventuali sistemazioni a terrazzamenti che potranno essere realizzati con muretti in pietra, la vegetazione a margine del lotto con particolare riguardo al versante in corrispondenza del torrente Cubba, che potrà essere in quel tratto ri-naturalizzato e inglobato nel futuro parco». Su tutto ciò, la Soprintendenza «invita il competente Settore del Comune di Misterbianco ad effettuare le dovute verifiche, ponendo in essere eventuali conseguenziali provvedimenti repressivi di conseguenza».

A pochi metri dai lavori in corso, a ridosso del torrente e della Sp54, esiste anche uno storico “abbeveratoio” dove i contadini facevano dissetare cavalli e muli durante i loro faticosi percorsi per il lavoro giornaliero; oggi classificato come “sito isolato” e bene archeologico, un pezzo di storia. Anche questo è stato rilevato dalla Soprintendenza, che «in relazione all’antico manufatto “Abbeveratoio della Cubba” posto nelle immediate vicinanze dell’area interessata dai lavori, invita il Comune ad evitare manomissioni del “bene isolato”, provvedendo a collocare un’apposita recinzione a debita distanza, al fine di garantire la preservazione dello stesso e consentire i dovuti approfondimenti sotto i profili demo-etno-antropologico ed archeologico da parte di questo Ente».

Il Comune di Misterbianco è dunque invitato a vigilare affinchè il nuovo Centro di eccellenza sanitaria venga realizzato nel pieno rispetto delle norme di legge, dei vincoli esistenti e di ogni principio basilare di sicurezza edilizia ed ambientale. foto

Roberto Fatuzzo
lasicilia.it
30/11/2016

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