Se Almaviva 'perde' commessa Wind 1500 lavoratori vanno a casa

Almaviva MisterbiancoOperatori del call center Almaviva di Misterbianco in piazza a Catania, mente a Roma i vertici della società Wind incontreranno le sigle nazionali dei sindacati per discutere del futuro delle commesse.

Proprio oggi, Almaviva, avrà da Wind una risposta definitiva sull’assegnazione della gara che viene rimandata da tempo, con il rischio effettivo che domattina 1500 lavoratori siciliani a tempo indeterminato impegnati nell’assistenza clienti e 400 lavoratori a progetto impegnati nell’outbound si ritrovino in mezzo alla strada.

La perdita della commessa principale metterebbe a rischio inoltre la stessa continuità aziendale con un rischio immane per tutti e 5000 i lavoratori di Almaviva in Sicilia. Un allarme che riguarda a livello nazionale circa 1500 lavoratori: 1000 posti a Palermo, 300 posti a Catania e 200 posti a Milano.

“Ancora una volta e sempre peggio – spiega Natale Falà, addetto call center e Rsu Slc Cgil – in un processo, lento, ma senza soluzione di continuità ogni giorno di più i lavoratori della più grande azienda siciliana per numero di occupati, Almaviva, si avvicinano al baratro della mobilità. In concomitanza della gara d’ appalto per l’assegnazione della commessa Wind che Almaviva ed i suoi lavoratori gestiscono ormai da più di un decennio è fortissima la preoccupazione che la mancanza di regole nazionali e la delocalizzazzione creino l ennesima ferita sociale”.

Su circa 300 lavoratori continua ad aleggiare lo spettro dei licenziamenti se la commessa Wind dovesse lasciare la sede di Misterbianco, nel Catanese, dopo la scadenza del contratto ‘già scaduto’ e di incerto rinnovo.

“La gara infatti rischia di seguire – continua Falà – gli stessi canoni che negli ultimi mesi hanno seguito altre commesse assegnate secondo un unico schema che è quello del massimo ribasso. Il job act appena licenziato in parlamento che premia la nuova occupazione legato alla mancanza di regole nel campo dei cambi d appalto lasciano i lavoratori indifesi rispetto a questo meccanismo”.

Le sigle sindacali Cgil-Slc, Cisl-Fistel, Uil-Com e Ugl-Telecomunicazioni si ritroveranno, al fianco dei lavoratori, a partire dalle 10 davanti al negozio Wind di via Etnea e con un presidio sotto la sede della Prefettura di Catania.

Francesca Aglieri
catania.blogsicilia.it
25/02/2015

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