"Salvato" il passaggio del Giro d'Italia

Giro d'Italia 2018E’ “fumata bianca”, anzi rosa. La 4^ tappa del Giro d’Italia l’8 maggio passerà regolarmente da Misterbianco, scongiurando una “rinuncia” clamorosa. Avevamo previsto che si sarebbe fatto di tutto per evitare l’esclusione da una delle gare ciclistiche più importanti del mondo.

Così è stato, e ce lo conferma il sindaco Nino Di Guardo dopo una decisiva riunione con Polizia Municipale, funzionari e tecnici, e il delegato alla gara Anthony Barbagallo, nella quale è stata felicemente trovata una soluzione al problema. Un “caso” nato con la comunicazione del 10 scorso con cui il sindaco esprimeva alla Rcs organizzatrice della corsa e alla Prefettura il “parere contrario” all’attraversamento della città, sulla base della relazione del 26 marzo del comandante della Polizia Municipale Antonino Di Stefano, per la grave insufficienza dei vigili urbani locali e il forte impatto di un percorso che prevedeva l’attraversamento di un’intera arteria come quella da San Govanni Galermo, «con problemi di blocchi e sgomberi di strade e incroci cui non possono per legge provvedere stewards e volontari della protezione civile, non titolari di compiti di polizia stradale o giudiziaria».

«Abbiamo trovato la soluzione, rinunciando al percorso originario che ci creava gravissimi problemi – ci dichiara Di Guardo – e definendo un percorso alternativo che attraversa il centro e non priva la nostra comunità di un evento di prestigio che non intendevamo certo rifiutare. Ci tenevamo, e ci siamo prodigati perché si realizzasse superando le reali difficoltà emerse. E l’abbiamo fatto rispettando le necessarie regole di sicurezza e ordine pubblico, senza mandare nessuno allo sbaraglio. Siamo felici di aver potuto dare oggi il nostro nulla osta, col parere favorevole della Polizia municipale, assicurando alla città la visibilità e la gioia che merita con un evento così eccezionale. Ne diamo subito comunicazione all’organizzazione del Giro e alla Prefettura, perché sia assicurato lo svolgimento dell’attesissimo evento».

Il “Giro” a Misterbianco è dunque salvo. Sarebbe stato, altrimenti, un “caso” spiacevolissimo senza precedenti, visto che la tappa era stata ufficialmente stabilita e presentata da mesi. In realtà, a parte lo scalpore del diniego alla “corsa rosa”, la mobilitazione in questi ultimi giorni era stata generale. Con febbrili riunioni in Municipio e le iniziative di assessori e consiglieri, e le dichiarazioni delle opposizioni con una lettera "trasversale" al Prefetto. E si erano detti disponibili sia i volontari delle “Aquile” di protezione civile, attraverso il presidente Giuseppe Coco, sia la sezione di Catania della Fiab (amanti della bici) con il presidente Marco Oddo. E qualche Comune vicino sembra disposto a “prestare” volentieri alcuni vigili a supporto (20 risultavano già disponibili da Catania e Paternò), e resterebbero “reclutabili” inoltre da 25 a 40 stewards, per i quali era anche pronto un impegno di spesa. Al di là dei clamori e delle polemiche, Misterbianco “recupera” una kermesse seguita da milioni di spettatori di tutti i continenti, e vissuta altrove come una “festa” con manifestazioni collaterali.

r.f.) A 8 mesi dal suo prossimo pensionamento, il comandante della Polizia municipale di Misterbianco Antonino Di Stefano è stato nell’occhio del ciclone: «L’organizzazione ha chiesto la chiusura e lo sgombero del circuito da veicoli già 2 ore prima del passaggio. Il percorso originario comprendeva l’attraversamento di tutta la strada da San Giovanni Galermo, ad intensissimo traffico commerciale e con intersezioni con strade intercomunali. Avevo evidenziato la gravissima carenza di organico dei nostri vigili (siamo operativi solo in 24) mentre sarebbero serviti per tale percorso 81 operatori di polizia per chiudere gli incroci ed altri per deviare il traffico; avevo segnalato pertanto la necessità di un percorso alternativo e di adeguati rinforzi; per il circuito alternativo ora individuato e proposto, si dimezzano le necessità del numero di operatori e quindi è stato espresso parere positivo».

r.f.) Il nuovo percorso della quarta tappa non arriverà a Misterbianco dalla strada di San Giovanni Galermo - arteria di grande comunicazione e traffico commerciale con intersezioni con strade intercomunali - che era alla base principale del parere contrario della Polizia Municipale. Il principale centro dell’hinterland etneo sarà raggiunto dalla rotonda di Monte Po lungo corso Carlo Marx, entrerà in città dalla principale via Garibaldi in salita fino all’incrocio con la via Matteotti in pieno centro cittadino, e da tale via uscirà a sud lungo la via Plebiscito, lo svincolo sottopasso Circonvallazione, la strada Sieli, via Pilata, il cavalcavia Cardillo e la via Aldo Moro per ritornare attraverso lo stesso corso Carlo Marx al percorso originario di prosecuzione. Il problema sembra risolto.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
15/04/2018

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