Rifiuti, l'Aro mezzo fallimento "Si dimetta l'assessore Vecchio"

Angela Vecchio - MisterbiancoDoveva essere il fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale per la gestione in proprio della raccolta dei rifiuti. Avrebbe dovuto far risparmiare due milioni di euro rispetto alla gestione dell’Ato. Doveva alleggerire il peso delle bollette di tante famiglie e favorire la raccolta differenziata.

L’Aro, l’Ambito di raccolta ottimale, per gestire in proprio la raccolta dei rifiuti, secondo i consiglieri comunali di opposizione si sta rivelando un mezzo fallimento. Per questo, chiedono le dimissioni dell’assessore all’Ambiente Angela Vecchio.

Il progetto era stato presentato nel mese di settembre del 2013 dal sindaco Nino Di Guardo e curato direttamente dall’assessore Vecchio. Con l’approvazione della Regione Siciliana, doveva permettere al Comune, dal 2014, la gestione diretta dei servizi legati a raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti. Tutte attività da affidare con una gara d’appalto.

Secondo quanto denuncia l’opposizione, documenti alla mano, da 18 mesi il servizio dei rifiuti va avanti invece di proroga trimestrale in proroga trimestrale. Come mai? “Il progetto ARO di fatto non è stato approvato dalla Regione – spiegano i consiglieri – perché è il Consiglio comunale che deve approvare il piano di intervento”.

“Lo avevamo detto a gran voce e più volte all’assessore Vecchio, anche in sede di Commissione V e VIII, che il piano ARO era di competenza del consiglio comunale. Già lo prevedeva la legge 9 del 2010, quindi nessuno può dire che non si sapesse. Invece, con arroganza e presunzione, le nostre indicazioni non sono mai state mai recepite. Ora anche il sindaco Di Guardo lo ha ammesso, grazie a una nota del 6 maggio 2015, proveniente dal Servizio provinciale UREGA (l’ufficio regionale per le gare d’appalto, ndr)”.

“L’assessore Vecchio ha dimostrato di essere incompetente: dovrebbe prenderne atto e dimettersi” affermano senza mezzi termini i consiglieri Maria Antonia Buzzanca, Serafino Caruso, Franco Galasso, Giuseppe Lucisano, Ninni Monaco, Aldo Parrinello, Andrea Rapisarda, Domenico Riolo, Marcello Russo, Salvatore Scaletta, Alessandro Tenerello, Vito Santapaola.

Attualmente a Misterbianco, si spendono 432mila euro al mese per la raccolta dei rifiuti; in teoria, settemila in meno rispetto all’appalto precedente. Ma alle spese previste nel capitolato, se ne aggiungono sempre di extra. “Con delibere trimestrali – sottolineano i consiglieri – si spendono 28mila euro per acquistare le buste per l’umido; 3mila euro per raccogliere i volantini della pubblicità; più di 23mila euro per pagare l’anticipo di un’ora del servizio. E a marzo, si sono spesi oltre 23mila euro per acquistare i bidoni per la differenziata. Fate un po’ voi il totale”.

Il servizio, poi, sottolineano i consiglieri non sarebbe soddisfacente. “Sono tante le lamentele dei cittadini perché la sensazione spesso è di una città sporca, per la scarsa pulizia delle caditoie o la mancata eliminazione delle micro discariche”.

E dire che per i cittadini misterbianchesi, il passaggio da TARES a TARI a TASI ha comportato una spesa-beffa: 650mila euro in più.

“Ora chiediamo che la giunta porti subito in Consiglio comunale il piano ARO – aggiungono i consiglieri – per poter immediatamente fare una gara d’appalto settennale della raccolta e non annuale come vorrebbe l’amministrazione, e si ponga fine a queste costose proroghe trimestrali”

I consiglieri infine tengono a precisare: “Noi siamo perché la discarica chiuda, ma sul serio. Senza annunci e falsi proclami e senza ulteriori proroghe. Lo ha chiesto tanto il Consiglio comunale di Misterbianco tanto un documento approvato perfino dall’Assemblea regionale siciliana”.

Rosario Nastasi
catania.blogsicilia.it
14/05/2015

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