Ora bisogna guardare avanti: Bonifica e altro

No DiscaricaRoma, giovedì 25 giugno, Josè Calabrò e Maria Caruso, per i comitati No Discarica di Misterbianco e Motta hanno avuto un incontro, richiesto da settimane, al Ministero degli Interni, con il Vice Ministro Filippo Bubbico, dove hanno rappresentato la brutta vicenda ambientale e sociale, durata 40 anni, e relativa alla Discarica Oikos S.p.A di Motta S. Anastasia; ma, soprattutto hanno chiesto iniziative concrete rispetto alla conduzione della Gestione Commissariale della Discarica in questione, avviata dalla Prefettura di Catania e segnata da ombre rilevanti.

L’incontro è stato il migliore tra tutti quelli – tanti - tenuti negli ultimi cinque anni. La delegazione dei Comitati, soggetto dell’incontro, era accompagnata dalla deputata nazionale Luisa Albanella che, dopo aver partecipato alla manifestazione del 25 aprile ai Sieli, aveva preso un impegno in tale senso.

Prima dell’incontro, nel Comitato non si sapeva ancora del provvedimento dell’ing. Armenio, con il quale si dispone la chiusura, appena raggiunto il limite - ormai prossimo – di 240.000 metri cubi e si impone la chiusura di una copertura provvisoria, per isolare i rifiuti in corso di assestamento.
MA L’INCONTRO ERA IN OGNI CASO, IMPOSTATO PER GUARDARE "AVANTI": è stato posto infatti il problema dei comportamenti della Prefettura di Catania e dei Commissari, nominati per la Gestione la realizzazione delle opere del progetto di chiusura e Il colloquio è stato centrato PROPRIO SU CHIUSURA E BONIFICA.
Il colloquio è durato più di due ore; l’On. Bubblico, con il tablet aperto sulla discarica, ascoltava con attenzione, sottolineava ed evidenziava il nostro documento, mentre faceva domande, dava concrete informazioni e alla fine ha assunto l'impegno preciso di verificare tutta la vicenda della Gestione Commissariale e la congruità dei comportamenti con il mandato ricevuto.

SE SEMBRA FINALMENTE CHIUDERSI UNA FASE, SE NE APRE UN’ALTRA CHE RICHIEDE ESTREMA VIGILANZA.
LA VECCHIA DISCARICA DI TIRITÌ È INFATTI UNA BOMBA ECOLOGICA, DOVE È ARRIVATO DI TUTTO E DI PIÙ, SENZA PRETRATTAMENTO, PER QUARANTA ANNI; Valanghe D’inverno contiene anche rifiuti “tali e quali”, infatti IN NOME DELL’EMERGENZA, nella Discarica Valanghe d’inverno, L’ORDINANZA N.8/RIF DEL PRESIDENTE CROCETTA DEL 29 NOVEMBRE 2014 AVEVA CONSENTITO DI AMMETTERE IL TEMPORANEO CONFERIMENTO DIRETTO IN DISCARICA DEI RIFIUTI ANCHE NON BIOSTABILIZZATI, CIOÈ TALI E QUALI.

LA VICENDA INSEGNA CHE DAVIDE PUÒ VINCERE CONTRO GOLIA.
La prossima chiusura registra certamente soddisfazione di chi si batte da anni, con tenacia, senza pause e tentennamenti (anche in momenti di scetticismo e pessimismo generalizzato), cercando di tenere insieme, cumulare competenze ed esprimere azioni volte in ogni direzione, a fronte di un intreccio di poteri spesso perversi.
Vediamo due tappe significative tra le tante.
- L'operazione, denominata “Terra mia”, ha avuto inizio nel 2011, dopo che i Comitati No discarica avevano inviato, a tutte le istituzioni, le migliaia di firme, che denunciavano come la vita dei territori, fosse segnata da provvisorietà, crolli, fetori, timori per la salute, illegittimità. “La corruzione e i corrotti sono un rifiuto speciale e pericoloso – dichiarava, presentando “Terra Mia”, il procuratore aggiunto di Palermo, Dino Petralia - L'imprenditore del Catanese (Domenico Proto, ndr) aveva bisogno di ampliare la discarica a tre milioni di metri cubi. Aveva bisogno dell'Autorizzazione integrata ambientale. Sembra che l'azione per ottenerla in modo illegale sia la regola».
- La decisone della Regione di chiudere la Discarica, dopo un lungo elenco di ordinanze di rinvii, arriva dopo che i Comitati No Discarica hanno inviato, prima del 25 aprile, un appello/denuncia a tutte le autorità nazionali e Regionali, a partire dal Presidente della Repubblica, fino ad Antimafia e Anticorruzione.

Ma il MOVIMENTO NON SI FERMA QUI.
Oltre all’immediata chiusura della discarica, che da mesi doveva essere chiusa, OCCORRE FARE IN MODO ADEGUATO E TRASPARENTE:
l’ATTUAZIONE DEFINITIVA DI BONIFICA DELLA VECCHIA DISCARICA DI TIRITÌ e DELLA NUOVA DISCARICA VALANGHE D’INVERNO;
- UN PROVVEDIMENTO PER GESTIRE L’EMERGENZA IN SICILIA, senza inveire ancora su territori martoriati;
- L’ATTIVAZIONE DEI CENTRI DI COMPOSTAGGIO E DEI SITI GIÀ INDIVIDUATI, PER UNA FASE INTERMEDIA DELLE DISCARICHE;
- L’USCIRE PER SEMPRE DALL’EMERGENZA, CON LA PREVISIONE, DI UN NUOVO PIANO REGIONALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA, che preveda DISCARICHE RESIDUALI NECESSARIE, A DISTANZA DAI CENTRI ABITATI, RISPONDENTI AI REQUISITI DI LEGGE E ADEGUATE ALLE DIRETTIVE CHE MUOVONO VERSO RIFIUTI ZERO, rendendo operativi gli impianti di compost realizzati e in via di realizzazione, ORGANIZZANDO L’INTERA FILIERA INDUSTRIALE DEI RIFIUTI, dando finalmente applicazione alle norme vigenti (LR 9/2010) per una gestione che garantisca al minor costo, il miglior servizio per i cittadini. Ciò vuol dire RIBALTARE QUANTO FIN QUI FATTO, DA TUTTI GLI ULTIMI GOVERNI, SEMPRE FONDATO SULLO SMALTIMENTO FINALE DELLA PARTE RESIDUALE DEI RIFIUTI, occupandosi solo di discariche, inceneritori, gassificatori, ecc… Insomma, occorre, al contrario, costruire un modello fondato sul recupero di materia, come ci impongono le norme europee e nazionali. E’ urgente anche attuare i Piani degli Ambiti, come strumenti conseguenti e attuativi. Solo in un contesto pianificato e regolato sarà possibile una gestione integrata efficiente e sostenibile tanto dal punto di vista ambientale, quanto da quello economico;
- FARE LUCE E ATTUARE PROVVEDIMENTI IDONEI PERCHÉ CHIUSURA E BONIFICHE SIANO GESTITE IN MODO TRASPARENTE, a partire dall’attenzione del Ministero degli Interni, sulla vicenda della Prefettura di Catania e della sua Gestione Commissariale;
- INIZIATIVE INCISIVE PERCHÉ LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DIVENTI REALTÀ, ATTRAVERSO L’ADOZIONE DI LINEE GUIDA REGIONALI ISPIRATE ALLE MIGLIORI PRATICHE.

OPERARE IN QUESTO SENSO, NON SOLO NON PRODURRÀ CRISI OCCUPAZIONALE, MA MOLTIPLICHERÀ LE OPPORTUNITÀ DI LAVORO NEL SETTORE, ASPETTO IMPORTANTISSIMO PER LA QUALITÀ DELLA VITA NEI TERRITORI.

Misterbianco/Motta, 26 giugno 2015

Per i Comitati "No Discarica" di Misterbianco e Motta S. Anastasia
Josè Calabrò e Maria Caruso

tags: