Operazione Gorgoni: In conferenza stampa, tutti i "passaggi" della vicenda rifiuti a Misterbianco

GorgoniStavolta la conferenza stampa del sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo non è per la tenace battaglia contro le vicine discariche, ma «a difesa dell’onore e del buon nome di un’amministrazione e di una comunità», di fronte all’improvviso ciclone dell’indagine “Gorgoni” con le intercettazioni telefoniche sull’imprenditore Vincenzo Guglielmino; alla base, sempre il devastante sistema dei rifiuti. Premettendo che «chi ha sbagliato deve pagare, secondo le leggi», e che «solo gli inquirenti potranno far emergere la verità, su cui altri sono chiamati a rispondere ed io non esprimo giudizi né sono “giustizialista”».

Curata dal primo cittadino – che si dice “sconcertato e addolorato” dalle notizie di stampa - una minuziosa ricostruzione di fatti, situazioni, date e ordinanze che hanno contrassegnato la gestione dei rifiuti a Misterbianco dal 2002 ad oggi, confutando ogni illazione o equivoco su presunti coinvolgimenti delle sue amministrazioni «di persone oneste e perbene» in atti di collusione, corruzione e quant’altro di “fango” possa piovere addosso a chi ha sempre proclamato di poter andare «a testa alta e con le mani sopra il tavolo». Esprimendo ancora il proprio «pieno apprezzamento per la magistratura, gli organi inquirenti e le forze dell’ordine», il sindaco assicura azioni legali nei confronti di «chiunque calunni o diffami il nostro lavoro svolto negli anni con impegno e sacrificio». «Siamo anzi parte lesa e ci costituiremo parte civile in eventuali processi».

Con l’intera Giunta al proprio fianco, e l’ex assessore ora “consulente esterna” Angela Vecchio, “memoria storica” dei fatti e delle procedure giuridiche svoltesi, Di Guardo - «essendo noi stati chiamati in causa per vicende gravissime» - ha voluto «dare conto», riassumendo la storia degli ultimi 15 anni sulla gestione dei rifiuti al giugno 2006, quando a Misterbianco operava l’ora incriminata “Meridiana” e l’amministrazione comunale in carica era un’altra, e poi fino all’aggiudicazione a Simco-Oikos. Da lì il periodo in cui, cessata l’attività locale dell’Oikos, il Comune doveva provvedere al servizio e si dava disposizione al dirigente di settore («in pensione da fine 2014, ora incriminato, ma sul quale non avevamo ragione di dubitare») di indire la gara-ponte ad evidenza pubblica, che viene vinta dalla “EF Servizi” dei Guglielmino, entrata a Misterbianco nel luglio 2014. Con una serie di documenti alla mano, il sindaco spiega in dettaglio tutti i passaggi e le “proroghe di necessità” alla EF fino a fine ottobre 2015, nelle more della gara settennale dell’Urega, fino all’aggiudicazione alla Dusty, con diffide e 2 ricorsi al Tar e un esposto alla Procura subìti ad opera della EF esclusa dalla gara perché non compresa nella “white list”. «Un sistema “malato” che genera emergenze, in cui i sindaci - per assicurare il servizio tra leggi e lentezze burocratiche - devono emanare ordinanze urgenti di necessità, che non significano collusione ma responsabilità. Benvenuta ogni “pulizia”, perché abbiamo necessità di interagire sereni con un sistema imprenditoriale sano».

Quanto alla “Meridiana”, era un’altra l’amministrazione comunale chiamata in causa. Il “nodo” per Di Guardo è invece in quel “dannato” periodo 2014-2015 in cui la “EF Servizi” prima vince una gara-ponte, poi le si danno due proroghe fino a sapere che è destinataria di interdittiva antimafia, e la Prefettura subito coinvolta non dispone nulla. E in conferenza stampa viene spiegato ogni “passaggio dovuto" dell'amministrazione.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
3/12/2017

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