Le audizioni palermitane della "Commissione Ecomafie"

Discarica MisterbiancoDopo l’audizione del 13 marzo scorso a Catania dei Comitati No discarica, la Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e i reati connessi, ritornata in Sicilia per la parte occidentale, dopo il sopralluogo alla discarica di Bellolampo (definita da qualche parlamentare “un girone dell’inferno dantesco”) ha ascoltato alla Prefettura di Palermo le Associazioni ambientaliste.

Per l’associazione regionale “Zero Waste Sicilia” hanno partecipato la componente misterbianchese del direttivo Anna Bonforte e il segretario ing. Salvatore Durante. “Abbiamo rappresentato alla Commissione presieduta dall'on. Bratti – dice la Bonforte - alcuni casi emblematici della nostra regione, terra di discariche private ed illegali alle quali si aggiungono anche le discariche a cielo aperto. A partire dalla Valle del Mela, con il ritrovamento di rifiuti speciali tra cui il pericoloso amianto non ancora "censito", abbiamo raccontato dell'inquinamento da tubi eternit del torrente Floripotema, del percolato nel pozzo d'acqua idropotabile Lacco, del sistema dell'eterna emergenza e del "disordine organizzativo", del mancato smaltimento dei rifiuti delle discariche di Mazzarrà Sant'Andrea-Furnari a meno di 300 metri in linea d'aria dal centro abitato, le mancate autorizzazioni, gli enormi abbancamenti oltre il limite di capacità della discarica, le collusioni accertate, e la stessa storia che si ripete nel caso di Motta Sant'Anastasia-Misterbianco a meno di 500 metri dal centro abitato, con l’inquinamento dei torrenti Rosa e Cubba, le autorizzazioni all'ampliamento avute e poi revocate, oltre due milioni e mezzo di metri cubi abbancati e i camion di mezza Sicilia (226 comuni su 390) che circolano fino a qui”.

“Abbiamo anche denunciato – dice l’ing. Durante - l'elusione fiscale che si è realizzata in Sicilia quando si è ridotto della metà il "tributo speciale per il conferimento in discarica". Il mancato incasso dell’ecotassa ha causato perdite per decine di milioni di euro alla Regione siciliana con effetti negativi sul finanziamento di impianti alternativi alle discariche. Il presidente della Commissione ha chiesto esplicitamente se per questo illecito fosse stato presentato un esposto, e noi abbiamo appunto preannunciato un atto in tal senso da parte di Zero Waste”.
Zero Waste Sicilia ha infine consegnato la documentazione dei reati individuati e un quaderno sulla propria contrarietà alla produzione del “combustibile solido secondario”, come promemoria per la legislazione nazionale che si sta occupando della calendarizzazione della legge di iniziativa popolare "Rifiuti Zero, verso la sostenibilità`" e del disegno di legge sui reati ambientali nel codice penale.
L'associazione ambientalista "Fare", con il suo coordinatore regionale Nicola Nicolosi e la architetto Lima, si sono concentrati sulla discarica di Bellolampo e sull'intreccio Confindustria-Regione, annoverando nelle omissioni dei controlli il “vulnus” della difesa della salute dei cittadini e dell'ambiente. Il WWF, con il referente provinciale Pietro Ciulla, ha ribadito l'importanza dell'opera di sensibilizzazione che associazioni volontarie e diffuse svolgono costantemente sul territorio.

La Commissione Ecomafie ha continuato audizioni e sopralluoghi sul versante occidentale della regione, registrando abbastanza della "catastrofe gestionale" dei rifiuti e dell'ambiente in Sicilia, su cui dovrà presto riferire in Parlamento.

Roberto Fatuzzo

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