La Misterbianco a dieci stelle

Giusi PercipalleIl biglietto da visita del nostro paese: svincoli pieni di spazzatura, verde pubblico abbandonato. Addirittura in quel che sbocca a Monte Po buio pesto e lampioni da abbellimento paesaggio. Nelle periferie si aggiungono montagne di rifiuti abbandonati in discariche a cielo aperto, escrementi su marciapiedi e bambinopoli, allagamenti nei giorni di pioggia. Lo sfogo e la rabbia dei cittadini: «Vengono a pulire una volta al mese.

Nelle frazioni di belsito e lineri è anche peggio e compaiono persino materassi e copertoni. Si vede un tale degrado da far sembrare schizzinose persino le polemiche sui murales che sporcano il centro storico.
Buche, transennamenti per frane, perdite d'acqua sparse.
Quelle grate non pulite provocano nei giorni di pioggia un intasamento delle acque piovane che paralizza il traffico nella città, come avviene sistematicamente nella zona commerciale e addirittura il rischio all'incolumità dei residenti come in quel di lineri.

Davanti ai negozi sedie e sacchi per riservare il posto per il carico e scarico merci preferiti al complesso iter presso gli uffici comunali, come se non fosse un diritto dei commercianti avere un simile servizio oltre al puntuale dovere di pagare le tasse.
Non parliamo poi di cosa ci tocca fare per avere un pass disabili.
Blatte e topi sono ormai i padroni delle strade e di casa nostra.
Per non parlare dell'assenza di posteggio, se non a pagamento come a breve sarà l'aria che respiriamo, se ci va bene strisce bianche, 30 minuti e devi sparire.
Quei paletti bianchi e rossi da coreografia, presenti anche dentro la casa a pian terreno della zia Ciccia.

E poi puntuali come l'orologio appena ripristinato della Chiesa Madre, non con il denaro di una ricca curia, ma con la cassa del comune, arrivano le tasse, dalle aliquote più alte di tutti i paesi limitrofi. Mi chiedo cosa la si fa a fare questa differenziata, se non vi è alcun riscontro in bolletta per il cittadino.
Misterbianco invasa dai cattivi odori della discarica.
Misterbianco della Chinatown nella quale segnare una croce su ogni capannone, la desertificazione del nostro polo industriale, un tempo punto di riferimento per il commercio.
L'economia di Misterbianco è andata al collasso, la moneta non gira più, sviluppo economico pari a zero.
E si, anche questa è Misterbianco, al cospetto di quanto ho sentito nei recenti comizi "va tutto bene", "siamo amministrazione a dieci stelle".. certo rispetto a quando si camminava con gli asinelli abbiamo fatto grandi passi avanti... forse a questo si riferiva il nostro sindaco, dato che anche allora lo scranno da primo cittadino era sempre il suo..

Giusi Letizia Percipalle
Coordinatore cittadino FdI - Misterbianco

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