Inchiodati i "re" della cocaina 88 anni di carcere per gli "spaccati"

arrestoCATANIA - Erano stati spazzati via da Misterbianco alla fine degli anni '80 dai Malpassoti, che avevano freddato il loro capo Mario U Tuppu Nicotra. Nel 2010, il fratello Gaetano decide di tornare e gli "Spaccati" hanno ritrovato la piena leadership dello spaccio di cocaina della zona. Un potere che finisce nel 2013, questa volta è la mano della giustizia a decapitarli. A meno di un anno dall'arresto dei carabinieri arriva la condanna in primo grado per sei degli otto trafficanti di droga.

LE CONDANNE. L'inchiesta, coordinata dalla Dda di Catania con i pm Agata Santonocito e Andrea Bonomo, viene denominata Tuppi, proprio dal nome del boss ammazzato nel 1989 durante una sanguinaria guerra tra clan. Sei degli indagati hanno scelto di procedere con il processo con il rito abbreviato e sono stati condannati, con pene esemplari dal Gip Loredana Pezzino. A Gaetano Nicotra, 63 anni, fratello di Mario U Tuppu, ritenuto la mente del gruppo criminale è stata inflitta una pena di venti anni di reclusione. Stessa pena per il nipote 48enne Antonio, tredici anni e sei mesi invece per l'altro nipote, 35enne, Gaetano. I due congiunti - dalla ricostruzione degli investigatori - avevano nella piramide funzioni organizzative. Venti anni anche per Giuseppe Avellino, braccio operativo dell'organizzazione criminale. Sette anni e otto mesi di reclusione per Daniele Musarra, titolare di una rivendita di auto usate a Belpasso, otto anni e otto mesi di carcere per Giovanni Sapuppo. A Musarra la Dia ha sequestrato le sue aziende. Gli altri due indagati Antonio Rivilli e Daniele Distefano saranno giudicati con il rito ordinario, la prossima udienza è fissata per il 28 ottobre. A

CHI SONO GLI "SPACCATI"?. I familiari di Mariu U Tuppu a Misterbianco sono conosciuti nell'ambiente mafioso come gli "spaccati". Il Clan Nicotra, storico avversario dei Malpassoti, dopo un periodo di "latitanza" ha approfittato di momenti di vuoto e disequilibrio per riappropriarsi della zona tra Misterbianco e Belpasso che all'inizio degli anni '90 era diventata il regno incontrastato degli affari di Giuseppe U Malpassotu Pulvirenti. Dal suo ritorno Gaetano Nicotra, grazie ad un accordo per l'approvvigionamento con i Bevilacqua di Marina di Gioiosa Marea, ha gestito con i suoi nipoti e i suoi picciotti lo spaccio di cocaina nei due centri etnei. Ogni mese arrivava il carico con la polvere bianca: uno di questi è stato rintracciato dagli investigatori a Messina nel 2011.

IL BAR STADIO - I Nicotra avevano un quartier generale dove si incontravano e organizzavano gli affari. La base logistica localizzata dai carabinieri è lo storico Bar Roma di Misterbianco. Dai residenti del quartiere “a Pugghia” è noto come bar Stadio. Davanti al locale vengono piazzate le telecamere degli inquirenti: i filmati documentano con dovizia di particolari il ruolo strategico e organizzativo del Bar Roma di Misterbianco per la pianificazione dell'attività illecita. I presunti trafficanti si incontravano quotidianamente nel locale come fosse un luogo di “lavoro” tanto che quando si davano appuntamento - emerge da diverse intercettazioni - dicevano “ci vediamo in ufficio” oppure “sono in ufficio”.

Laura Distefano
catania.livesicilia.it
15/09/2014

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