Il sindaco Di Guardo sulla vicenda dello scarico dell'umido in discarica: "Una situazione vergognosa ed inaccettabile"

Comune di MisterbiancoCOMUNICATO STAMPA del 3 luglio 2017
“Una situazione vergognosa ed inaccettabile”. Sono queste le parole utilizzate dal sindaco Nino Di Guardo stamani nel corso della conferenza stampa indetta per protestare contro l’incapacità del Governo regionale a risolvere l’emergenza rifiuti in Sicilia.

“Gridiamo alto e forte – ha detto il sindaco Di Guardo – il fallimento del Governo Crocetta sul problema dei rifiuti che in questo caso vanifica gli sforzi fatti che hanno portato la nostra comunità a differenziare oltre il 60 per cento dei rifiuti. Il paradosso – continua il sindaco – è che ci prenderemo le multe per non aver differenziato i rifiuti, ma questi ultimi non siamo nelle condizioni di differenziarli perché la piattaforma non riesce a smaltirla, con l’ulteriore beffa che scarichiamo in discarica l’umido pagandola come indifferenziata al posto di averne un ritorno economico.”

La sospensione del servizio da parte della società Ofelia obbliga a conferire i rifiuti nella discarica della Sicula Trasporti, aggravando la situazione ambientale, ma anche economica.

“Basterebbe autorizzare in emergenza l’impianto in territorio di Belpasso – ha detto il sindaco Di Guardo – per sbloccare questa vergognosa situazione. A parole tutti vogliono differenziare, ma nei fatti mettono i comuni all’angolo con la conseguenza di abbassare la percentuale disabituando i cittadini a differenziare i rifiuti. Abbiamo inviato una nota senza ricevere risposta – conclude Di Guardo – ma noi non ci rassegniamo a portare avanti una battaglia di civiltà a difesa anche dell’ambiente che ci circonda. L’assessorato regionale all’Energia ha dimostrato di essere latitante di fronte ai problemi e così ci troviamo davanti ad un muro di gomma, senza risposta alcuna.”

Alla conferenza stampa presenti i neo assessori Carmelo Santapaola, Stefano Santagati, Matteo Marchese ed Aldo Parrinello, l’esperto del sindaco avv. Angela Vecchio ha puntato il dito anche sulla mancata bonifica del sito in contrada “Tiritì” e sulla recente motivazione del C.G.A. che condanna la regione a pagare 5 milioni alla discarica dell’OIKOS a Motta S. Anastasia.

“Un impianto illegittimo per mancanza di diversi requisiti tra cui la mancanza dell’impianto di bio stabilizzazione – dice l’avv. Angela Vecchio – viene mantenuto in funzione per ricevere la frazione secca, quando neppure questa poteva essere conferita già nel 2009.”

Il comune continuerà l’azione di protesta e prenderà parte ad un incontro convocato a Catania presso la facoltà di Agraria in via S. Sofia con il responsabile della raccolta differenziata ing. Cocina.

Ufficio stampa
Carmelo Santonocito

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