Il Comune impugnerà il Piano per i rifiuti

Comune di MisterbiancoL'amministrazione comunale di Misterbianco ha fatto proprie le richieste venute dall'assemblea cittadina della scorsa settimana, che chiede da due anni la revoca dell'ampliamento della discarica in contrada Valanghe d'inverno, nel territorio di Motta S. Anastasia, ma a poche centinaia di metri dal centro abitato di Misterbianco.

Il sindaco Nino Di Guardo ieri ha dato mandato all'ufficio legale del Comune di esaminare la documentazione al fine di proporre ricorso al Tar per impugnare il piano regionale dei rifiuti, all'interno del quale l'ampliamento della discarica è considerato strategico. Una richiesta avanzata, nel corso del dibattito, alle due amministrazioni comunali di Misterbianco e Motta S. Anastasia, per rimediare al decreto di autorizzazione all'ampliamento che è del 2009 e che non può essere impugnato per decadenza dei termini.

«Ritengo valida la richiesta avanzata dal comitato civico "No discarica" nel corso dell'assemblea civica - ha detto il sindaco Di Guardo - che facciamo propria come amministrazione comunale per contrastare la nascita di un impianto di smaltimento che metterebbe definitivamente in ginocchio un territorio martoriato ancora per i prossimi 50 anni».

Una notizia, quella del ricorso al Tar, che soddisfa Paolo Conti del comitato civico: «Esprimiamo un giudizio positivo sull'iniziativa dell'amministrazione comunale - ha detto Conti - anche se non ci facciamo illusioni poiché è una battaglia difficile e dopo due anni di lotte ed iniziative la gente ci chiede i risultati per evitare che la realizzazione dell'ampliamento».

Nel corso dell'assemblea si è anche discusso di iniziative di protesta. «È una strada che non mi sento di escludere perché dalle parole si potrebbe passare adesso ai fatti che la gente comprenderebbe sicuramente di più. Certamente il periodo estivo non ci aiuta, ma settembre potrebbe essere un momento giusto». L'allusione ai fatti concreti da porre in essere è certamente quella emersa da più parti nel corso dei vari interventi all'assemblea cittadina. Molti hanno chiesto una mobilitazione per fermare l'ingresso dei camion in discarica oppure per rallentare il traffico sulla Ss 121 in modo da formare una fila di chilometri.

Stamani intanto il sindaco Di Guardo a Palermo parteciperà alla seconda riunione del tavolo tecnico all'assessorato regionale al Territorio nel quale la ditta che gestisce l'impianto dovrà presentare un progetto esecutivo per evitare il diffondersi degli odori nella discarica che andrà ad esaurimento a settembre. Resta sul tappeto l'ampliamento, per cui è stato convocato il tavolo tecnico, e il sindaco Di Guardo insisterà sui motivi esposti nella relazione presentata nel corso del primo incontro e che riguardano la quantità sproporzionata dell'ampliamento, 2,5 metri cubi a fronte di 150 mila metri cubi previsti dal piano Ato 3 per i prossimi tre anni e sulla carenza dello studio d'impatto ambientale che non tiene conto della vicina discarica in contrada Tiritì.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
31/07/2012

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