Gli odori nauseabondi della discarica invadono il centro storico. Il sindaco Di Guardo: "Una situazione insopportabile"

Comune di MisterbiancoCOMUNICATO STAMPA del 30 luglio 2015
Un forte fetore proveniente dalle discariche dei rifiuti di contrada Tiritì, chiusa da due anni, che da quello adiacente ancora in funzione, in contrada Valanghe d’Inverno, ha ammorbato l’area del centro storico di Misterbianco, rendendola irrespirabile, condizione che si è aggravata in presenza del forte caldo di questi giorni.

A denunciare senza mezzi termini la situazione è il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo che ha fatto affiggere sui muri del comune un manifesto “denuncia” dei disagi che ogni giorno patisce la popolazione residente dal titolo “Il fetore delle discariche soffoca Misterbianco”.

“Ho richiesto alle autorità competenti, Regione, Provincia e Arpa – dice il sindaco Di Guardo - un immediato intervento per verificare la messa in sicurezza della vecchia discarica in contrada “Tiritì”, che malgrado chiusa da due anni, continua a emanare odori molesti che invadono senza sosta il nostro territorio. Una situazione insopportabile che denunciamo da decenni - conclude Di Guardo – i cui disagi vengono patiti quotidianamente dai cittadini, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali quando si tengono manifestazioni all’aperto con partecipazione di pubblico.”

La situazione diventa ancora più insopportabile per la proroga della discarica di Valanghe d’inverno per sei mesi il cui decreto firmato dal presidente Crocetta lo scorso 14 luglio è stato impugnato dal Comune di Misterbianco che recrimina lo scarico di rifiuti su un impianto dichiarato dalla stessa regione illegittimo e sul quale ultimamente anche il Tar Catania si era espresso favorevolmente alla tesi del comune etneo, censurando il mancato rispetto delle distanze dai centri abitati previsti dalla legge e l’inosservanza dei vincoli urbanistici previsti nel piano regolatore del Comune di Motta S. Anastasia.

Ufficio stampa
Carmelo Santonocito

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