Comunicato Comitati 13 agosto 2015

No DiscaricaLa diffida del Governo nazionale alla Regione sui rifiuti, con la minaccia di commissariamento nel caso di mancato rispetto di una rigorosa tabella di marcia e tempistica, ha scatenato la reazione indignata di Associazioni e gruppi ambientalisti che protestano vibratamente contro le intenzioni e le direzioni di marcia indicate dal Governo, che non risolverebbero ma prolungherebbero le emergenze e le megadiscariche come Valanghe d’Inverno e adotterebbero soluzioni dannose come termovalorizzatori-inceneritori.

I Comitati No Discarica di Misterbianco e Motta S.Anastasia preannunciano “guerra” ad oltranza. “La spaventosa gestione dei rifiuti in Sicilia – scrivono in un comunicato - vede un nuovo colpo di scena, con la tentata imposizione del governo nazionale di un Piano di gestione dei rifiuti che prevede due termovalorizzatori (pronti in non meno di cinque anni). Se questa soluzione passasse, si bloccherebbero altre azioni possibili di rapida attuazione per gestire l’emergenza, come l’accelerazione dei lavori di piattaforme e siti per discariche residuali, distanti dai centri abitati, adeguate alle direttive europee, che muovano verso rifiuti zero”. “Roma – si legge ancora - propone una soluzione che lascerebbe ancora in vita per anni il nostro “mostro ecologico” di Valanghe d’Inverno. Proporremo iniziative a tutta la Sicilia con chi si oppone a scelte irresponsabili e anacronistiche. Stiamo raccogliendo firme da inviare alla Procura della Repubblica e alla Commissione Europea, e stiamo preparando varie mobilitazioni, di cui una sarà il prossimo 10 ottobre”.

Il presidente regionale di Zero Waste Sicilia, Beniamino Ginatempo: “Faraone ha praticamente già commissariato la Sicilia per imporre un piano rifiuti che prevede due inceneritori per 500 mila tonnellate, ma la Sicilia ne fa 5 volte tanto e ci vorranno almeno 5 anni per costruirli. La Regione potrebbe avere uno scatto d'orgoglio ed opporsi in conferenza Stato-Regioni ai decreti. Ma il nodo è politico; e ci vuole il massimo impegno di tutti gli ambientalisti siciliani”.
Lo studioso prof. Aurelio Angelini: “La Regione ha tutti gli strumenti costituzionali e ordinari per opporsi sia agli inceneritori sia al commissariamento. Però abbiamo di fronte un governo e un'Assemblea regionale che hanno lasciato degenerare ulteriormente la gestione dei rifiuti, che può essere risolta solo con una buona pianificazione e governance, senza nuove discariche e inceneritori, costruendo un percorso virtuoso ed intelligente per uscire da questo inferno”.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
13/08/2015

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