Il caso Pd a Motta Sant'Anastasia "Interessi milionari sulla discarica"

Partito Democratico MisterbiancoDemocratici divisi sui due candidati Danilo Festa e Daniele Capuana. L'Area Civati: "Perchè a Palermo si parla di noi? Giochi tra poteri strani con l’odore maleodorante dei rifiuti". Ma l'esponente di area Liberal aveva già ottenuto l'endorsement di Marino. Martedì deciderà l'esecutivo provinciale.

A pochi giorni dalla comunicazione del segretario provinciale del Pd di Catania, Enzo Napoli, che ha dato formalmente mandato di individuare un candidato unitario che rappresentasse al meglio il partito alle prossime amministrative di Motta Sant'Anastasia, arriva la comunicazione di Domenico Grasso, membro dell’Assemblea Nazionale e della Direzione provinciale del Pd, Coordinatore dell’Area Civati della provincia di Catania. Di fatto il Pd a Motta Sant'Anastasia ha in campo due candidati: Danilo Festa, rappresentante del circolo locale del Pd ed espressione della corrente Civati, e Daniele Capuana, area LiberalPd di cui è presidente Enzo Bianco, sostenuto da quattro liste civiche. entrambi hanno cominciato da tempo la campagna elettorale. Domani alle 18 nella sede provinciale del Pd di Catania si riunirà l'esecutivo, all'ordine del giorno un unico punto "Situazione Motta Sant'Anastasia". Il partito deciderà a chi dare il simbolo tra i due contendenti o se tirarlo fuori dalla disputa. Il clima elettorale nel Comune catanese appare però inevitabilmente avvelenato.

"Abbiamo appreso con stupore dagli organi di stampa che il segretario provinciale del nostro partito ha incaricato Paolo Mangione di seguire per suo conto la vicenda delle amministrative di Motta Sant’Anastasia con l’incarico di collegare il simbolo del Pd con il candidato sindaco che raccoglie nel centro sinistra il maggior consenso, intendendo con ciò la sommatoria di una serie di sigle spesso avulse dalla storia del centro sinistra senza di fatto considerare il dibattito e il lungo percorso politico portato avanti in questi anni dal locale circolo" scrive Grasso.

"Riteniamo tale decisione del tutto illegittima sia perché il segretario provinciale nell’ultima riunione della direzione provinciale, malgrado l’ampio dibattito che si è sviluppato sulla vicenda di Motta, non ha ottenuto in tal senso nessun mandato, sia perché questo contrasta con l’autonomia del circolo di Motta. Infatti, in assenza di un provvedimento di commissariamento, di cui in nessun modo ci sono i presupposti, nessun organo esterno può sostituirsi agli organismi democraticamente eletti. La scelta del circolo di Motta di candidare alla carica di sindaco Danilo Festa è una scelta inappuntabile sul piano delle procedure, essendo state garantite pari opportunità a tutti i contendenti, sia sul piano politico, avendo ottenuto il favore della stragrande maggioranza degli iscritti. Il candidato sindaco e i candidati della lista del Pd in un comune li scelgono gli organismi del Pd locale".

"Queste sono le regole e le regole sono fatte per essere rispettate soprattutto da chi deve farlo per ruolo e funzione, come è il caso del Segretario provinciale. Invece il primo a farsi beffe delle regole è proprio lui, il quale, malgrado le nostre aperture di credito, continua a manifestare una concezione proprietaria del partito in spregio a qualsivoglia regola democratica. Se poi, come si sente dire in senso giustificativo, tale decisione è stata assunta in una ristretta riunione di notabilato politico tenutasi a Palermo la cosa ci allarma ulteriormente".

"In primo luogo perché appare chiaramente quello che questa vicenda è, una questione di padrinaggio politico. Da parte di chi non solo è lo sponsor più importante del candidato sindaco che si vorrebbe favorire, ma è stato uno dei principali sostenitori della candidatura dell’attuale segretario provinciale. Un soggetto che pur vivendo con il partito democratico un rapporto di separatezza ne vorrebbe condizionare le scelte da vero mandarino della politica, esportando nel caso specifico il modello di “frutto misto” realizzato lo scorso anno nelle elezioni del comune capoluogo. La riunione palermitana fa balenare inoltre alle nostre menti altri inquietanti pensieri".

"Perché il caso Motta arriva anche a Palermo? La dove si è consumato il siluramento dell’assessore regionale Marino che aveva cominciato a scoperchiare gli aspetti oscuri relativi alla questione della discarica di Tiritì? Altro che rivoluzione!! A chi potrebbe interessare il sindaco di un comune che è pur sempre il sindaco di un comune di undicimila abitanti se non ci fossero interessi milionari in gioco? A Noi sembra che questa partita si giochi in un campo che poteri strani tentano a rendere impraticabile, con l’odore maleodorante dei rifiuti. Danilo Festa, il movimento liberamotta e le forze che si stanno raccogliendo intorno alla sua candidatura danno fastidio perché rappresentano un ostacolo a certi interessi che esistono intorno al mondo della discarica di Tiritì. Noi ci auspichiamo che il nostro partito non si renda involontariamente complice di questi interessi".

"Riteniamo inoltre che oggi è messa in forse l’autonomia non solo del circolo di Motta ma la stessa natura del Partito Democratico. Gli altri circoli non possano stare a guardare, facciano sentire la loro voce, oggi è toccato a Motta, domani potrà toccare ad altri circoli. La deputazione, i dirigenti di spicco di questo partito assumano sulla questione posizioni chiare e nette. Eventuali atteggiamenti da Ponzio Pilato saranno intesi per quello che sono, atteggiamenti di asservimento e complicità".

Accuse che non scalfiscono personalmente Daniele Capuana, che già a settembre aveva ricevuto l'endorsement del Megafono e dell'ex assessore all'Energia, Nicolo Marino, che scriveva in una nota: "Mi farò promotore nel Megafono ma in tutto il centrosinistra della candidatura di Daniele Capuana a Sindaco di Motta. Per questo meraviglioso comune medioevale non può esserci scelta migliore. Giovane di grande esperienza politico amministrativa, Daniele Capuana rappresenta quanto di meglio può esprimere il centrosinistra. Sarò al Suo fianco sia nella battaglia elettorale che nell'amministrazione del paese. Sono convinto che Daniele Capuana, farà dimenticare ai mottesi gli anni bui delle precedenti amministrazioni

Luca Ciliberti
lasiciliaweb.it
21/04/2014

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Commenti

Insisto...non esistono piu'

Insisto... non esistono piu' regole. Basti ricordare le elezioni ultime a Misterbianco. L' attuale Sindaco Nino Di Guardo ando' per la sua strada con diverse liste civiche, le piu' svariate, e vinse. Il PD diede il simbolo a La Piana espressione del circolo, che perse. Solo che, Berretta alla fine degli scrutini dichiaro' che aveva vinto il PD con un eccellente risultato... sommo' infatti i voti del Di Guardo a quelli del La Piana. W la correttezza e la trasparenza. Un vecchio signore pero' mi disse...tanto tempo fa... tante sono le discese e tante le salite.

Enzo Messina

non è una questione di regole

non è una questione di regole ma di autorevolezza, i partiti non sono più autorevoli e quindi perchè rispettare le loro regole?

Pietro Santagati

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