"Cocci spezzati fioriscono"

Alberi di cocciSenza parole ma solo musica (classica, con due giovani ottimi musicisti), “Cocci spezzati” di ceramica rimessi simbolicamente insieme, legati a un filo di ferro, sono diventati la metafora della violenza sulle donne, richiamando la cittadinanza di Misterbianco a fermarsi e riflettere sulla tragedia contemporanea del femminicidio.

Così, in silenzio e come in processione, donne e uomini (tra cui il sindaco Di Guardo, l’assessore Lupo, il presidente del Consiglio comunale Marchese) e bambini, nonché familiari delle recenti vittime locali di femminicidio, hanno simbolicamente ridato vita e significato a quei cocci, legandoli ad un albero scultoreo in ferro (creato dall’artista Annachiara Di Pietro) che pian piano è come rifiorito e risorto, prendendo forma e colore da ciò che sembrava annientato dalla follia omicida dell’uomo, stroncato da un amore possessivo, malato e violento. E quell’albero di cocci troverà un’adeguata collocazione come memoria e monito per tutti.

Un evento significativo e toccante, organizzato dal “Cerchio delle donne” di Misterbianco con il sostegno del Comune. La forza della donna che dà vita e sa essere ancora futuro e speranza contro la ferocia animalesca. Se l’omicidio è il tragico segno di un’efferata debolezza e mediocrità, si spende l’impegno delle donne misterbianchesi “per una nuova educazione sentimentale”, con un’installazione collettiva permanente “a creare nuova bellezza”, realizzata col concorso di scuole e realtà associative del territorio pienamente coinvolte.

Roberto Fatuzzo

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